Accrescere le conoscenze in ambito sanitario e testare nuove tecnologie mediche. Si passa alla fase due, quella operativa. Quella che punta a dare una sede, in Repubblica, ad una struttura dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il primo passo, attraverso l’authority, sarà rendere più stretta la collaborazione con esperti Oms, anche grazie ad un meeting annuale che diventerà vetrina internazionale per presentare iniziative all’avanguardia. I contorni dell’accordo devono essere ancora definiti, se ne saprà di più alla fine di gennaio, mese che ha in calendario una fitta serie di incontri. Di certo la collaborazione permetterà a San Marino di sviluppare una laboratorio orientato a coinvolgere in particolare i piccoli stati, quelli sotto i 3 milioni di abitanti, affinché investano in salute. Piccolo o grande che sia, ogni Paese è chiamato a fronteggiare le grandi emergenze sanitarie, come hanno dimostrato gli ultimi casi: influenza A/H1N1 e batterio Escherichia Coli. San Marino in quest’ottica può diventare punto di riferimento nelle politiche sanitarie per i Paesi a bassa densità di popolazione. E non solo in Europa.
Sara Bucci
Sara Bucci
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