E’ un “no” deciso, quello delle organizzazioni animaliste e ambientaliste, all’apertura della caccia al cinghiale; almeno secondo le modalità stabilite quest’anno. Le battute di caccia si terranno tra il 10 novembre e il 29 dicembre. I cacciatori abilitati, organizzati in squadre, potranno imbracciare il fucile il mercoledì e il sabato, a partire dalle 10. Le zone destinate alle battute saranno indicate, con date e orari, da appositi cartelli. Il presidente della federazione Simone Rossi si dice stupito delle critiche. “La caccia al cinghiale – afferma – viene praticata da oltre 30 anni a San Marino. Da 2 anni a questa parte abbiamo scelto di porre regole e limitazioni. L’impatto sulla popolazione non c’è; la decisione di passare alle battute in squadra, anziché quelle individuali, è stata dettata da motivi di sicurezza per i cacciatori”. Posizione sostenuta anche dalla Segreteria di Stato al Territorio, la quale ribadisce che i decreti adottati negli ultimi due anni mettono in sicurezza cittadini e cacciatori. Di tutt’altro avviso l’Associazione Protezione Animali, che sottolinea innanzitutto la pericolosità della caccia al cinghiale in squadre. Una pratica definita inaccettabile. Nel video l'intervista ad Emanuela Stolfi (Presidente dell'Apas)
Gianmarco Morosini
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