E’ iniziato questa mattina il processo per omicidio colposo ai danni di Maurizio Michelucci, 56 anni residente a Rimini. Nel settembre del 2002 la sua auto, un’Opel Astra furgonata, investì la bicicletta del giovanissimo Simone Raimondi, 13 anni, che poche ore più tardi morì all’Ospedale di Stato. Assenti in aula i genitori di Simone, costituiti parte civile, mentre era presente l’imputato. I suoi avvocati difensori, Andrea e Alberto Settimio Belluzzi hanno chiesto in via preliminare, ed ottenuto, di far eseguire una ulteriore perizia tesa ad accertare la causa effettiva della morte del ragazzo, se sia cioè dovuta all’investimento o ad altri fattori. All’epoca non venne eseguita l’autopsia. Gli avvocati hanno richiesto anche la derubricazione del reato da omicidio colposo a lesioni colpose. Il Commissario della Legge Rita Vannucci ha così nominato un nuovo perito, e prima di rinviare l’udienza ha ascoltato Gendarmeria e perito d’ufficio per ricostruire la dinamica dell’incidente, ed altri testimoni tra cui, a porte chiuse, un amico coetaneo di Simone Raimondi, presente al momento del fatto.
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