Vicenda Asset: arrivate le sentenze del Commissario della Legge Pasini
Adesso, davvero, si naviga in acque inesplorate; perché le ripercussioni sull'intero sistema Paese, di quanto avvenuto, potrebbero essere notevoli, vista la portata della vicenda, toccata anche dall'inchiesta del Giudice Morsiani. Ad un mese dalle udienze di trattazione, il Commissario della Legge Isabella Pasini ha depositato le sentenze riguardanti i 2 procedimenti amministrativi sull'amministrazione straordinaria e la l.c.a. dell'Istituto di Credito. Entrambi i ricorsi, a quanto pare, sono stati accolti, e Banca Centrale – guidata all'epoca dei fatti da Savorelli e Grais - sarebbe stata condannata a rifondere le spese legali. “I tempi sono prematuri per qualunque commento – afferma dal canto suo l'attuale Presidente di BCSM Catia Tomasetti -; abbiamo fiducia totale nella Magistratura; leggeremo con attenzione le motivazioni”. Queste ultime dovrebbero essere recapitate entro la giornata di domani, presso gli studi dei rispettivi team di legali. Ma dopo la fuoriuscita di liquidità nelle settimane del commissariamento, la successiva interruzione della parabola di Asset, il trasferimento degli attivi e passivi in Carisp, e le forti polemiche politiche, resta l'effetto dirompente di questi due dispositivi; pur essendo ovviamente possibile l'appello. Nessun commento, al momento, dall'Esecutivo. “Professionalmente sono molto contento; come cittadino sono devastato”: così l'avvocato Gian Nicola Berti, che rappresenta il nuovo CdA di Asset nel procedimento contro l'amministrazione straordinaria; riguardo alla quale – lo scorso anno - lo stesso Magistrato emise ordinanza cautelare di sospensione: resa negli effetti superata dalla quasi contestuale liquidazione coatta. La successiva istanza di ricusazione avanzata da BCSM – nei confronti della Pasini – venne respinta, e il procedimento restò nelle mani del Giudice naturale. A questo punto si aprono scenari difficili da prevedere. C'è chi ipotizza che l'ente banca – o ciò che rimane – possa tornare nella disponibilità dei soci; e a quel punto potrebbe anche aprirsi una causa civile, di risarcimento danni, per importi, ovviamente, molto elevati. Chi pagherà? Questa la domanda che in queste ore si pongono i cittadini.
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