Vicenda Asset Banca: gli interrogatori dei tre sammarinesi
L’inchiesta “Re Nero” è partita il 12 settembre. Da quella data sono stati intercettati i telefoni cellulari di Venturini, Ercolani, Tabarrini e di un quarto sammarinese, dipendente di Asset Banca.
Il primo ad essere sentito dagli inquirenti è stato Tristano Zanelli, 63 anni, bancario in pensione, che avrebbe confermato tutto l’impianto accusatorio del sostituto procuratore Fabio Di Vizio. E’vero, avrebbe detto, che Banca di Credito e Risparmio di Romagna è nata soprattutto per rifornire di soldi in nero la Asset Banca. Sempre secondo Zanelli, il presidente dell’istituto di credito sammarinese Stefano Ercolani, disse subito che a comandare era lui, anche se in realtà non figurava da nessuna parte nell’organigramma dell’istituto. Zanelli si sarebbe definito il braccio destro operativo di Ercolani. In quasi due anni, avrebbe dichiarato, io stesso, in più viaggi, ho portato a San Marino quasi 4 milioni di euro in nero. Tutti soldi di imprenditori e commercianti, molti di loro di Forlì, che volevano evadere il fisco.