Una normativa all’avanguardia, sulla prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere, entrata in vigore addirittura prima che in Italia, eppure finora non c’era stato alcun rinvio a giudizio. Non che il fenomeno fosse circoscritto a pochi casi isolati, come confermano i numeri dell’ultimo rapporto della sanità: tra il 2008 e 2009 si contano 47 casi di abusi sulle donne, in 17 sono state coinvolte minorenni. Per il 37,5% dei casi si tratta di violenze fisiche, psicologiche per il 36,1%, mentre le violenze sessuali sono al 2%. Nel 42,6% degli episodi a usare violenza sulla donna è il coniuge, nel 17% l’ex compagno. Lo scorso marzo all’authority per le pari opportunità risultavano 42 procedimenti giudiziari: 17 per violenza contro le donne e di genere; 19 per lite familiare; 1 per minori. Preoccupano anche le dipendenze patologiche, che a volte aggravano situazioni di disagio: nel 2010 il servizio di salute mentale ha effettuato oltre 5mila visite psichiatriche; nel 2009 ha avuto in carico 120 persone per dipendenze da alcol, da più sostanze in contemporanea, eroina e cannabinoidi. Il 68% di questi aveva un’età compresa tra i 26 e i 45 anni.
Francesca Biliotti
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