Violenza contro le donne, "fenomeno costante anche a San Marino"
Presentate le iniziative per la giornata internazionale. Agenda ricca di appuntamenti per sensibilizzare alla cultura del rispetto
La violenza contro le donne è un fenomeno “presente e costante anche in Repubblica”. Oggi però non si parla di numeri, saranno presentati giovedì alla Reggenza, ma di iniziative. A fare gli onori di casa il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta, a pochi giorni dal premio in Senato per l'impegno della Repubblica contro la violenza domestica. Annuncia in Finanziaria interventi “per dare dignità all'Authority Pari Opportunità”, mentre si lavora ad una sede unica per tutte le associazioni. Il Direttore Generale ISS Sergio Rabini fa sue le considerazioni dell'OMS: la violenza contro le donne è un grave problema di salute pubblica. San Marino non fa eccezione. “Sicuramente il lockdown non ha aiutato. Essendo costantemente a contatto con la persona maltrattante le donne avevano meno possibilità di segnalare situazioni di violenza domestica”, spiega Gloria Valentini dell'Authority Pari Opportunità.
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Si alternano sul palco le tante realtà sammarinesi che si battono in difesa delle vittime. I numeri fotografano una piaga strutturale: in Italia si conta un femminicidio ogni 72 ore. Mercoledì sera, alla vigilia della giornata mondiale, Usl e Ucs hanno organizzato una fiaccolata con torce rosse per le vie del Centro Storico. Il 25 novembre ci sarà la premiazione del Concorso “anche i muri lo dicono” mentre il Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play inaugurerà a Domagnano la seconda panchina rossa. E poi, il 26, 27 e 3 dicembre convegni, eventi, seminari, spettacoli, film a tema e la presentazione del libro di Maria Dell'Anno 'Parole e pregiudizi'. Un ricco calendario e la consapevolezza di quanto sia importante il ruolo della scuola nella prevenzione della violenza di genere. Riguardo alla rete di supporto, tanta strada è stata compiuta dalla legge del 2008 ma ancora molto resta da fare. Nel rapporto del Grevio apprezzamenti e carenze da colmare. “Pensiamo ad esempio al numero antiviolenza, al 4800. È sì attivo 24 ore su 24 ma ci è stato segnalato che dovrebbe garantire un turnover degli specialisti che rispondono, coinvolgendo anche forze di polizia e specialisti come psicologi e psicoterapeuti”, afferma Gloria Valentini. “È proprio da questo documento che abbiamo intenzione di partire, anche con campagne di sensibilizzazione”.
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