Violenza Donne: cosa è stato fatto e cosa resta da fare per la politica sammarinese
"La Giornata del 25 novembre - per il Pdcs -, non rappresenta solo un momento di ricordo e denuncia, ma anche un’opportunità per riflettere su ciò che possiamo fare, come società e come individui, per combattere ogni forma di abuso e discriminazione".
"La recente ratifica da parte del Consiglio Grande e Generale del Decreto Delegato n.161, che modifica la normativa sulla prevenzione e repressione della violenza contro le donne, rappresenta un passo significativo per il nostro Paese. Questo provvedimento, insieme al Piano d’azione nazionale globale contro la violenza sulle donne, mette in rete le istituzioni, le associazioni e i servizi sociali per garantire un sistema più efficace di prevenzione, protezione e supporto alle vittime. Tuttavia, oltre alle leggi, è fondamentale lavorare sulla mentalità e sulla cultura.
Un appello al cambiamento lanciato dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese, affinché ciascun cittadino si impegni a contrastare questo fenomeno: non solo denunciando, ma agendo attivamente per promuovere una cultura che rifiuti sopraffazione e abuso. Uniti possiamo costruire un futuro dove le relazioni siano fondate sul rispetto, sull’empatia e sulla solidarietà. La lotta contro la violenza sulle donne non è una battaglia di pochi, ma un dovere di tutti".
Per Alleanza Riformista "l’istituzione del Centro d’Ascolto per le Vittime di Violenza rappresenta un segno concreto di attenzione e vicinanza, mentre i percorsi educativi nelle scuole dimostrano la volontà di affrontare il problema alla radice: la cultura del rispetto. Nel 2024, San Marino ha adottato importanti cambiamenti alle leggi per prevenire e combattere la violenza di genere, offrendo maggiore protezione alle vittime e rendendo gli interventi più efficaci. Crediamo che le riflessioni della psicologa e criminologa Roberta Bruzzone debbano ulteriormente stimolare un momento di consapevolezza collettiva e spronare ancor di più tutti a un impegno concreto e deciso. La violenza contro le donne è una ferita che riguarda tutti, ma insieme possiamo superarla. Nel ricordare chi ha subito violenze e chi ha trovato il coraggio di denunciare, rinnoviamo il nostro impegno per una San Marino libera dalla paura, fondata sul rispetto e sulla dignità di ogni persona".
"San Marino, purtroppo, non è immune da questi problemi. La violenza di genere, purtroppo, potrebbe essere ancora più diffusa di quanto emerga dai dati ufficiali, poiché molte donne non si sentono supportate e protette. Per questo motivo, è urgente rafforzare le politiche di prevenzione e educazione, in particolare all'interno delle famiglie e delle scuole", scrivono le donne di Repubblica Futura. "Nonostante questi progressi, alcune lacune restano, come l'insistenza nel mantenere la riprensione giudiziale tra le pene applicabili, un ammonimento che riteniamo insufficiente per comportamenti che violano la dignità e la libertà sessuale delle persone. È fondamentale che tali reati siano puniti in modo adeguato".
Sulla lotta a ogni forma di violenza interviene anche Movimento Rete: A San Marino tanti passi avanti sono stati fatti dal punto di vista legislativo, tutti fondamentali per proteggere chi è in difficoltà e costruire una rete di sicurezza per chi denuncia. Ma non basta, se al contempo non agiamo concretamente per cambiare la mentalità che ingenera violenza - scrive Rete -.È una battaglia quotidiana che richiede la collaborazione di tutti: istituzioni, famiglie, associazioni, singoli cittadini. Vogliamo che il cambiamento inizi nelle scuole. La settimana che inizia oggi si preannuncia ricca di iniziative. L’Authority Pari Opportunità insieme ai partner istituzionali della rete anti-violenza, associazioni e aziende del territorio, ha raccolto in un unico cartellone le iniziative di sensibilizzazione che saranno proposte nella Repubblica di San Marino. Sarà importante partecipare".
"È prima di tutto una battaglia culturale, che riguarda le pari opportunità sul lavoro in cui la meritocrazia non può avere genere, il contesto familiare in cui entrambi i coniugi hanno pari diritti e doveri, lo sradicare le logiche ed i messaggi patriarcali che ancora sussistono nella società - scrive DOMANI Motus Liberi -. È un lavoro che devono fare tutti. A partire dalla politica e dalle istituzioni, coinvolgendo tutte le parti sociali, economiche ed associative. Ma soprattutto è un qualcosa che dobbiamo fare tutti noi cittadini fianco a fianco, donne e uomini, perché: “un’ingiustizia commessa in un solo luogo è una minaccia per la giustizia in ogni luogo” (Martin Luther King Jr.).
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