Violenza sui bambini: un fenomeno in emersione
Una analisi che chiama in causa anche il contesto sociale quella dello psicologo dell’età evolutiva, Riccardo Venturini: “Da un lato c’è il discorso individuale della persona in crisi e che perde il controllo scaricandosi sul più debole, ma c’è poi anche il discorso collettivo: in una società dell’eccesso, in cui tutto sembra possibile, viene a mancare il rispetto dell’altro, persino quando l’altro è il figlio”. Cosa fare? “Da una lato – chiede Venturini - è essenziale che la società faccia un passo indietro, occupandosi, sì, del fenomeno, ma con un coinvolgimento equilibrato, perché si corre il rischio trasformare il dramma in una notizia da consumare”.
Per chi invece si accosta al minore che ha subìto violenza è necessario rispettarne l’identità e la sofferenza e “lasciarlo elaborare il dramma attraverso le proprie modalità comunicative… Dal disegnare, allo stare in silenzio”.