"I giovani sono il punto più debole della nostra Chiesa e della società; sono vittime di operazioni o di manipolazioni condotte su di loro dalla cattiva cultura e dai cattivi maestri, che hanno dominato nell'ultimo secolo e mezzo la vita della nostra società e delle nostre istituzioni". Lo ha sottolineato il vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Luigi Negri, nel discorso a Pennabilli, sede della Diocesi, ultima tappa della visita pastorale del Pontefice, che qui ha incontrato circa 5mila giovani riuniti sulla piazza principale del paese. "Siamo certi che questi giovani, nell'incontro con Vostra Santità, sono chiamati a vivere un avvenimento 'unico' che segnerà in modo indelebile la loro vita", ha aggiunto il vescovo, che ha ringraziato il Papa "per questo gesto di affezione, con cui ha accettato di visitare questa nostra Diocesi e che si conclude con questo incontro che porta tutti noi decisamente nel futuro". Uno dei ragazzi presenti, nel corso del raduno a Pennabilli, ha presentato al Papa una serie di domande che rappresentano le principali attese e dubbi dei giovani. In prima fila nella piazza del paese c'era anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
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