I vigili del fuoco di Rimini confermano, anche se solo parzialmente, l’ultimatum fissato per il 19 marzo. Da questa data non saranno più effettuati interventi sul Titano, a meno che non riguardino il soccorso tecnico urgente. Ma nel frattempo annunciano azione mirate anche alla sospensione delle emergenze. L’assemblea del Comando Provinciale di Rimini torna a chiedere la modifica della convenzione italo-sammarinese che, attualmente, non prevede l’attività del soccorso tecnico dei vigili del fuoco nel territorio sammarinese. La totale mancanza di regole, affermano, e’ causa di gravi rischio, come e’ emerso con chiarezza l’8 agosto del 2000 durante l’incendio di Galazzano. Di quelle fiamme, ricordano, alcuni operatori porteranno le conseguenze per tutta la vita. Di qui la richiesta alle autorità italiane di intercedere, presso quelle sammarinesi, per sottoscrivere un accordo ritenuto indispensabile quanto urgente. Questa intesa, per i vigili del fuoco, deve affidare il coordinamento delle attivita’ di soccorso al comando italiano, che interviene su richiesta e d’intesa con i responsabili sammarinesi. La Repubblica dovrà individuare, nell’ambito del proprio territorio, le attività a maggior rischio d’incendio. Da parte sammarinese va garantita la copertura assicurativa dei vigili del fuoco che intervengono in soccorso sul territorio. Il Titano deve anche garantire, sempre attraverso una polizza assicurativa, l’esclusione di qualsiasi responsabilità italiana e degli operatori di soccorso, nel caso di eventuali danni durante l’intervento in Repubblica.
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