Zanotti presto in libertà provvisioria
Lo ha deciso oggi il giudice greco del tribunale di Kalamata, nel Peloponneso meridionale.
Il processo è stato aggiornato al 16 dicembre, a causa di uno sciopero a cui hanno aderito i cancellieri del tribunale. Zanotti potrà ora tornare in Italia.
La decisione del giudice, una donna, di concedere la libertà su cauzione, è stata presa dopo alcuni minuti di colloquio con Zanotti.
Il ragazzo ha detto di essere pentito e di non fare più uso di stupefacenti.
L’onorevole Sergio Pizzolante, che si trova a Kalamata, ha dichiarato che le condizioni di detenzione di Zanotti sono molto precarie. “Se un animale domestico in Italia fosse tenuto così – ha affermato l’onorevole del Pdl – avrebbe sollevato dure proteste da parte degli animalisti”.
Il deputato riminese ha anche rimarcato le critiche al giudice italiano che ha concesso l’estradizione. “Fa rabbia – sottolinea Pizzolante – che al magistrato ellenico siano bastati solo pochi minuti per concedere la libertà provvisoria. Se chi di dovere avesse parlato prima con il ragazzo, forse si sarebbe potuto evitare il carcere ed anche tante sofferenze per la famiglia di Zanotti e per tutta la comunità che gli è sempre stata vicina”.
Zanotti, dunque, entro 24-48 ore potrà tornare in Italia ed attendere il processo a casa sua, in una situazione più serena. Anche se la pena massima per il reato di cui è accusato è di 10 anni.