28 Luglio 1943, cade il fascismo: è stato il preludio per la nascita della CSdL

28 Luglio 1943, cade il fascismo: è stato il preludio per la nascita della CSdL.

[Banner_Google_ADS]La CSdL celebra la ricorrenza del 28 luglio con la quale si ricorda la caduta del regime fascista a San Marino, che ha stretto nella sua morsa autoritaria il paese per circa vent'anni. La nascita della CSdL è strettamente legata a questo evento, che ha segnato l'inizio del percorso che ha riportato il paese alla democrazia. Nell'agosto del 1943, infatti, il governo provvisorio tra i suoi primi atti conferì l'incarico a Gino Giacomini, storico dirigente socialista, di ricostituire il sindacato sammarinese, sciolto durante il periodo fascista. Il 3 settembre 1943 Gino Giacomini convocò a San Marino Città una riunione di attivisti sindacali; è l'atto di nascita della Confederazione Sammarinese del Lavoro, fondata nel pieno della seconda guerra mondiale come sigla unitaria che includeva tutte le componenti democratiche del sindacalismo sammarinese. Lo scorso anno la CSdL ha appunto celebrato gli 80 anni dalla sua nascita, con una serie di iniziative storico-culturali. In occasione del 28 luglio, la CSdL intende riaffermare le proprie radici antifasciste; la Confederazione si è sempre battuta per accrescere i livelli di democrazia nel mondo del lavoro, nelle istituzioni e nella società del nostro paese; ha mantenuto alta l’attenzione anche su ciò che succede al di fuori dei nostri confini, condannando tutti i regimi autoritari, discriminatori e liberticidi tuttora esistenti in molte parti del mondo. Queste radici e questo impegno sono stati suggellati anche con la firma a Rimini, nel marzo 2022 durante il 19° Congresso nazionale della CGIL di cui era ospite, del “Manifesto della rete internazionale dei sindacati antifascisti”, sottoscritto anche da decine di sindacati di molti paesi europei e del mondo. Siamo legati alla CGIL fin dal primo embrione di sindacato confederale, sorto l’8 febbraio 1920 grazie al supporto della Camera del Lavoro di Forlì. La CSdL vuole sottolineare il valore della ricorrenza del 28 luglio, chiamando tutti i cittadini, le istituzioni e le forze politiche a non abbassare mai la guardia e ad impegnarsi per la difesa della democrazia, che è il valore ed il bene più importante di ogni popolo. In tal senso, ritiene che debba aprirsi nel paese una riflessione e un dibattito sulle nostre istituzioni democratiche e sulla necessità di una loro riforma, per portare alla luce quegli elementi in cui la stessa democrazia non è pienamente compiuta e laddove i poteri dello Stato non sono sufficientemente bilanciati ed equilibrati. In questo contesto, va rivisto lo strapotere del Congresso di Stato, che necessita dei necessari contrappesi. Occorrono regole e procedure per istituzionalizzare il confronto del Governo e della politica in generale con le organizzazioni sindacali e le parti sociali, anche sulle questioni di politica generale, come previsto anche da importanti convenzioni internazionali. Lo strumento più importante della democrazia è la partecipazione dei cittadini e delle associazioni che le rappresentano, tra cui le organizzazioni sindacali, alla vita politica e sociale del paese. In tal senso rinnoviamo l'appello al Governo appena insediato a fare della concertazione il proprio modus operandi, superando ogni forma di decisionismo unilaterale, per privilegiare il dialogo e la partecipazione alle scelte.

c.s. CSdL



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