La quinta edizione del Forum del Dialogo si preannuncia diversa dalle altre. Anche il tema, ormai di grande attualità per gli eventi di questi ultimi mesi, gioca un ruolo di forte richiamo: Dialogo con l’Ambiente e i Cambiamenti climatici La stessa presenza di esperti di ben 5 Università italiane ed europee viene vista da molti come garanzia di rigore e di contenuti di alto profilo scientifico, alla luce degli ultimi risultati della ricerca su questo tema. Il Forum, infatti, non vuole identificarsi con un semplice convegno, ma nel suo format è prima di tutto un “luogo” di studio e di riflessione, per suscitare domande e invitare gli esperti a favorirci il meglio del loro know how sui temi proposti. Interessa a molti oggi conoscere le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche le prospettive possibili per la “cura dell’ambiente”. E’ quanto ci aspettiamo dal CNR e dalla eccezionale ricchezza del suo patrimonio culturale, con l’intervento del prof. Sandro Fuzzi che si preannuncia ricca di argomentazioni, alla luce degli ultimi risultati della ricerca. Così sarà per i contenuti scientifici di studiosi italiani e internazionali che stanno studiando la situazione dell’Antartide con tutte le curiosità che riguardano gli effetti biologici dei cambiamenti climatici su quella zona. Ce ne riferirà il prof. Gianfranco Santovito, dell’Università di Padova e componente della spedizione italiana nell’Antartide. Il tema si presenta molto attrattivo per capire anche le differenze che segnano la vita dell’Artide e quella dell’Antartide in questi tempi di veloci trasformazioni, L’Artide, si sa, è un oceano circondato da continenti e l’Antartide è un continente circondato dall’oceano. Per collocare questi argomenti nella vita quotidiana e conoscere i rischi ambientali, non poteva mancare un intervento di respiro europeo all’insegna degli aspetti giuridici e operativi del climate change, come ci farà capire la prof. Alessandra Donati dell’Università di Lussemburgo. Il suo intervento diventa un’ottima occasione per suggerire processi e indicazioni alle politiche di interesse ambientale, come San Marino vuol fare con l’istituzione di un “tavolo per lo sviluppo sostenibile”, già all’opera. Come in tutti i meeting, i partecipanti si attendono anche preziosi suggerimenti di comportamenti coerenti con la consapevolezza della grave crisi ambientale che viviamo e con la volontà di molti di affrontare i problemi, senza più rinviarli. Ci penserà il prof. Marco Grasso, dell’Università di Milano Bicocca, a proporre una “bussola” di comportamenti per affrontare le azioni di sostenibilità nella giusta valutazione della crisi ambientale che stiamo vivendo. Si pensi, ad esempio, alle reali difficoltà per il mondo aziendale che si trova oggi nella necessità di ripensare i suoi processi produttivi, specialmente per quelli che generano forti emissioni di inquinamento o forti consumi energetici. Sarà invece il prof. Claudio Stercal, dell’Università Cattolica, a sintonizzare i temi del Forum con il pensiero e l’azione di Papa Francesco nella sua ben nota enciclica “Laudato si’”, nella quale guarda all’ambiente come si guarda ad un “social di Dio”, in un coraggioso processo di “ecologia integrale”. Per evitare, però, facili allarmismi e noncurante negazionismo, il Forum ha affidato a noti studiosi di venire a proporre conoscenze rigorose e proposte fattibili. Può essere una buona occasione per rinforzare il ruolo che vuole assumere San Marino come “crocevia internazionale di dialogo con i problemi del nostro tempo”, come ci diranno le numerose esperienze presenti al 5° Forum.
c.s. Forum del Dialogo