A Ecomondo la bandiera del Green Festival
Tra business e innovazione la fiera riminese dell’ambiente e dei rifiuti è sempre un riferimento internazionale per gli operatori di settore. E il San Marino Green Festival c’è.
A Ecomondo, fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea e fiore all’occhiello di Rimini Fiera, unica presenza sammarinese è quella del San Marino Green Festival, che da 3 anni a questa parte è presente all’interno dello stand di uno dei suoi partner scientifici di punta, labelab, società specializzata nei settori del ciclo dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia. All’indomani della chiusura della terza edizione del festival, il suo ideatore Gabriele Geminiani, non poteva di certo non partecipare a Ecomondo, un macro contenitore con all’interno convegni, dibattiti, progetti, soluzioni tecnologiche e innovazioni sulle tematiche del momento intorno ad ambiente e rifiuti. Per l'occasione gli abbiamo rivolto alcune domande. Gabriele come mai a Ecomondo?
Come ogni anno sono qua con l’entusiasmo e la determinazione di voler raccogliere nuovi spunti e contatti da convogliare nel San Marino Green Festival. Le relazioni sono il nucleo pulsante del nostro progetto, crearne di nuove e virtuose venendo qui la trovo un’opportunità imperdibile. A Ecomondo ci sono startup, imprese, multiutility, amministrazioni, ricercatori, comunicatori nell’ambito della sostenibilità che diversamente sarebbe impossibile riuscire a incontrare. Al di là di queste opportunità relazionali, cosa pensa di questa manifestazione? Concordo con la nostra collaboratrice Alessandra Carlini, quando dice che si tratta di un’enorme kermesse attorno alla quale girano idee, progetti, ma soprattutto soldi. L'impressione è che stiamo andando troppo lenti, e che l'onda ci sommergerà mentre ancora ci domandiamo se il bicchierino del caffè va nella carta o nell'organico. Troppi affari e poca volontà di cambiare, in cui trovi Eni insieme all’azienda che ti ricicla in ogni modo la plastica che non dovresti nemmeno usare, mentre le aziende virtuose scompaiono fra gli stand delle grandi industrie e delle multiutility. Ancora a caldo può azzardare un bilancio sul San Marino Green Festival appena concluso?
Penso che sia stato un grande successo, non di numeri - che di certo abbiamo avuto portando in scena un ospite come Stefano Mancuso - ma di dinamiche relazionali. Siamo stati seguiti da sindaci e amministratori del Montefeltro, con i quali ho tessuto rapporti profondi nei 4 anni del festival. Poi si è interessato a noi il comune di Brescia. Tre settimane fa ho ricevuto la telefonata del Presidente della Giunta comunale Cammarata con la quale mi invitava a creare un gemellaggio con il loro Festival della Pace, portando a Brescia la mostra dei nostri Archivi Sostenibili, la collezione permanente di opere d’arte su ambiente e sostenibilità. Il 12 novembre io e un’altra persona del mio staff saremo ospiti per tre giorni dell’amministrazione bresciana e allestiremo e inaugureremo la mostra SENZACQUA, che ho avuto il piacere di curare insieme ad Annamaria Bernucci, storica e archivista dell’arte presso i Musei comunali di Rimini.
E così sul versante emiliano romagnolo, abbiamo portato sul palco del San Marino Green Festival Emma Petitti, Presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, Chiara Bellini, vice sindaca e assessora all'istruzione e Francesca Mattei, assessora all'agricoltura, al patto per il clima e al benessere animale. Insomma amministratori di territori limitrofi e strategici per San Marino quali l'Emilia Romagna e Rimini, oltre a relatori di altissima caratura, come quelli del tavolo su "Ecosostenibilità delle materie: evoluzione e futuro" (Cartiera Cordenons, Gruppo Colombini, Varigrafica Alto Lazio, FSC, ecc.), tavolo al quale il Segretario di Stato per l'Industria Fabio Righi ha dato all'ultimo minuto forfait. Ciliegina sulla torta Sergio Mercuri, Ambasciatore d’Italia a San Marino, figura molto sensibile e competente sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.
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