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Accordo di Associazione all'Unione Europea, è un passaggio centrale per il futuro del Paese

È necessario per consentire ai cittadini, con particolare riferimento ai giovani, in possesso della sola cittadinanza sammarinese di circolare, lavorare, studiare e stabilirsi senza restrizioni nei paesi UE, e per l'arrivo di nuovi investimenti

Accordo di Associazione all'Unione Europea, è un passaggio centrale per il futuro del Paese.

Il documento di base del 21° Congresso CSdL è stato al centro della prima parte dei lavori della riunione dell'Assemblea dei Delegati e Rappresentanti Sindacali della CSdL, svoltasi nei giorni scorsi presso la sala Joe Cassar di Borgo Maggiore. La seconda parte della riunione è stata dedicata alla presentazione degli studi pubblicati dalla CSdL nei mesi scorsi sull'occupazione, le imprese e il sistema fiscale. Il Segretario CSdL Enzo Merlini ha presentato il documento per il dibattito precongressuale, approvato dal Consiglio Direttivo lo scorso 26 settembre, unitamente al regolamento del Congresso. È un testo molto articolato, che approfondisce svariati temi di stretta attualità e di fondamentale importanza per il Paese. Il 21° Congresso è in programma nei giorni 19, 20 e 21 febbraio 2025 presso il Centro Congressi Kursaal a San Marino Città e sarà preceduto dai Congressi delle quattro Federazioni. Tema del Congresso Confederale "I nostri valori nell'orizzonte europeo". Centrale è, appunto, la sottoscrizione dell'accordo di Associazione con l'Unione Europea, la cui data è slittata ad inizio 2025, stando alle ultime recenti notizie. Da questo accordo ci aspettiamo che ne discendano chiare traiettorie per lo sviluppo economico e sociale del Paese, a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, e in generale della collettività. La CSdL è europeista da tempo, tanto è vero che è stata tra i promotori del referendum celebrato nel 2013 con cui i cittadini si sono espressi rispetto alla proposta di inoltrare la richiesta di adesione di San Marino all’Unione Europea. Le ragioni principali del convinto sostegno all'Accordo di Associazione discendono dalla necessità di consentire ai cittadini con la sola cittadinanza sammarinese di poter circolare, lavorare, studiare e stabilirsi liberamente senza alcuna restrizione nei diversi paesi dell’UE. Questa necessità è particolarmente sentita dalle giovani generazioni. Inoltre, per sostenere le imprese esistenti dell'economia reale e attrarre nuove aziende, non è più sufficiente l’adeguamento normativo agli standard europei ogni qualvolta si renda necessario, ma serve un riconoscimento dello status di Paese europeo a tutti gli effetti. Non riteniamo sia un caso che negli ultimi anni solo sporadicamente siano sorte nuove aziende che abbiano offerto significativi posti di lavoro, oltre che stabili e qualificati. Un altro tratto distintivo devono essere gli investimenti nell'innovazione tecnologica e nel rispetto dell'ambiente. Naturalmente l'Accordo di Associazione deve tutelare le specificità di San Marino, compresa la salvaguardia dell'occupazione residente, a parità di professionalità. Il nostro Paese deve altresì assicurare affidabilità attraverso la riduzione del debito pubblico ed un Bilancio dello Stato con i conti in ordine, ovvero che non sia in perdita, se non per effetto di investimenti necessari per lo sviluppo economico e sociale. Viene ribadito il secco no a qualsiasi scorciatoia per raccogliere soldi facili come le residenze a fiscalità agevolata, da sempre fortemente contestate dal Sindacato, confermando la centralità dell'economia reale e produttiva come asse portante del sistema sammarinese.

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