Accordo Ue, Ps: "Sì alla Commissione, ma politica. Ai cittadini l'ultima parola"
Indubbiamente il rapporto tra San Marino e Unione Europea sta interessando il dibattito politico sammarinese e la cosa è positiva. Infatti, a tutt’oggi, i nostri concittadini nel dettaglio conoscono ben poco della trattativa in corso per raggiungere un Accordo di Associazione all’U.E. che, a più riprese, è stato detto sarà siglato entro il 2023. E’ chiaro che la collocazione di San Marino nei confronti dell’Unione Europea è un momento di scelta complesso e fondamentale per il futuro del nostro piccolo Paese, in quanto se da una parte occorre rapportarsi con le problematiche legate agli scambi, alle relazioni e alle regole adottate a livello europeo, dall’altra vi è per San Marino la necessità di difendere le specificità dettate dalla sua piccolezza e dalla sua storia. L’idea dunque di rendere più chiara a tutti l’evoluzione del negoziato in corso con l’U.E. attraverso l’istituzione di una apposita commissione è apprezzabile. Il Partito Socialista ritiene però che la suddetta commissione, a fronte del peso che avranno le scelte finali, debba essere politica e non solo istituzionale, in quanto le scelte da compiere, a nostro avviso, sono squisitamente politiche. Infatti, sarà estremamente importante la sensibilizzazione dei sammarinesi e la precisa conoscenza delle cose, in quanto noi Socialisti riteniamo che i cittadini elettori debbano avere l’ultima parola in merito, attraverso l’uso dello strumento principe della democrazia diretta, vale a dire il Referendum.
c.s. Partito Socialista
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