Adesso.sm: "Il Consiglio Grande e Generale sventa un durissimo attacco al mondo dell’informazione"
Nel corso della discussione del decreto che istituisce il codice deontologico degli operatori dell’informazione, il Movimento Rete ha tentato di introdurre, con un emendamento all’articolo 13, la denuncia penale presso il Tribunale del giornalista che dovesse non rifiutare rimborsi spese o altre elargizioni da privati o enti pubblici.
L’argomento è talmente labile che risulta facile mettere sotto accusa un giornalista su temi così difficilmente identificabili.
Se il codice deontologico bene fa a indicare il rifiuto come comportamento corretto, accettare l’emendamento di Rete avrebbe significato mettere nelle mani di coloro che vogliono limitare l’autonomia dell’informazione uno strumento molto efficace per bloccare l’attività di indagine tesa a fare emergere la verità.
Del resto molti degli emendamenti proposti da Rete andavano nella direzione di rendere più difficile l’attività dei giornalisti inasprendo le procedure di controllo, emendamenti che sono stati bocciati dall’aula.