Adesso.sm: "L’imbarazzo comprensibile di PSD e PS"
Pensare di utilizzare la Legge Finanziaria per tutelare gli interessi personali di qualcuno, ponendo un consigliere di fatto al di sopra delle leggi, denota una grave mancanza di senso dello Stato e rispetto per le nostre Istituzioni.
Tanto vale ammettere che non sarebbero mai dovuti essere presentati quegli emendamenti, invece di arrampicarsi sugli specchi come tentano di fare, con poca dignità, i consiglieri del PSD e PS affermando che gli effetti degli emendamenti non sarebbero stati retroattivi e quindi non avrebbero riguardato il consigliere in questione.
Peccato che nei due emendamenti non si faccia alcun cenno al fatto che essi non riguardino procedimenti in corso. Non una parola. II secondo emendamento, quello che prevede il licenziamento di un dipendente pubblico quando subisca una condanna penale di una certa entità, nel caso del consigliere in questione non potrebbe essere comunque retroattivo poiché tali misure sarebbero eventualmente applicate solo al termine del procedimento penale attualmente in corso.
Se poi, come dicono in un comunicato i consiglieri del PSD e PS, vi sono posizioni “storiche” di sostegno ai contenuti degli emendamenti, che immaginiamo risalgono ai tempi del processo “Mazzini”, non si capisce proprio perché si sia dovuto inserirli a sorpresa in una Finanziaria con cui poco o nulla hanno a che fare. Negli ultimi due anni, dall’inizio di questa legislatura, non abbiamo comunque mai sentito i consiglieri del PSD e PS sostenere in alcuna sede politica queste “soluzioni” a tutela di chi è soggetto a procedure penali.
In questi casi la scelta migliore è semplicemente ammettere il pessimo errore ed impegnarsi per il futuro a non riproporre simili iniziative, che vogliono porre certi cittadini al di sopra delle leggi in spregio a tutti gli altri.
Adesso.sm