Sin dalla sua nascita la coalizione Adesso.sm ha sempre sostenuto che la politica estera è il mezzo principale con cui la Repubblica di San Marino può esercitare la propria sovranità non solo politica, ma anche economica, commerciale e finanziaria. L’obiettivo di fondo che abbiamo da sempre inseguito è la creazione delle condizioni di competitività necessarie a far sì che il sistema San Marino possa essere in grado di raccogliere le complesse sfide della globalizzazione, puntando con decisione a giocare un ruolo di primo piano nel contesto internazionale, conferendo dignità e prestigio alla posizione della nostra Repubblica. L’approccio che questo governo e questa maggioranza hanno adottato nelle relazioni internazionali è fondato su tre direttrici: l’orizzonte di riferimento è l’accordo di associazione con l’Unione Europea, oggetto tra l’altro di un approfondito dibattito nell’ultimo Consiglio Grande e Generale che ha portato all’approvazione di un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze consiliari; al contempo non possiamo prescindere da uno stretto rapporto con l’Italia, con il quale stiamo lavorando per una revisione dell’accordo datato 1939 e da buoni rapporti con gli altri Stati sovrani, comprese le grandi potenze internazionali come Cina, Stati Uniti e Russia. A proposito di quest’ultima, non possiamo sottolineare come la recente visita del Ministro degli Esteri Lavrov sia stato un grande risultato di politica estera, che ha portato alla firma di un Memorandum tra i due Ministeri, riguardante diversi settori: economico, finanziario, turistico, commerciale ed accademico. Quello che intendiamo sottolineare è che è compito della politica individuare le priorità e indicare le direttrici nell’ambito di politica estera ed è poi compito degli organi tecnici adempiere in maniera operativa a queste linee strategiche. Questo in tutti i settori, anche nell’ambito bancario e finanziario, dove la preminenza della politica non può essere bypassata. Infatti è obiettivo del Governo andare a definire quanti più Memorandum possibili tra la Banca Centrale di San Marino e le altre Banche Centrali, per agevolare l’operativa e la funzionalità dei nostri istituti di credito. In questo senso gli accordi fra Banche Centrali devono essere sviluppati da BCSM in autonomia, perseguendo però quelle linee strategiche che devono essere individuate dalla politica.
Comunicato stampa
Adesso.sm