Adesso.sm: Riforma previdenziale, un intervento che non si può più rimandare
Dati preoccupanti che non permettono interpretazioni e neppure di continuare nell’immobilità che fino ad oggi ha contribuito a peggiorare il problema, caricando un peso importante, in crescita costante, sulle spalle del bilancio dello Stato e della fiscalità generale.
Se i fondi pensione investiti nei nostri Istituti bancari non sono ancora stati intaccati è solo perché lo Stato ha iniziato – con impegno crescente ogni anno – a contribuire direttamente per chiudere lo sbilancio fra entrate e uscite causata da crisi economica, crisi demografica e allungamento della vita media.
Tutti sanno che continuare ad aspettare, oppure adottare formule provvisorie, come è accaduto con gli ultimi interventi sulla materia che hanno caricato il peso delle riforme sulle giovani, incolpevoli ed in parte inconsapevoli, generazioni, vorrebbe dire portare l’intero sistema previdenziale al collasso.
Non è possibile, in definitiva, continuare con le difese aprioristiche di rendite di posizione guadagnate negli anni della “San Marino da bere”, penalizzando i giovani che vedono il loro futuro sgretolarsi anno dopo anno, e mettendo a rischio la stabilità dei fondi che garantiscono l’erogazione delle pensioni attuali.
Alla luce dei dati e delle proiezioni se non si interviene, e non si interviene in fretta e con decisione, il futuro dei fondi pensione è segnato. E con loro il diritto ad una vecchiaia dignitosa delle generazioni attuali e future.
Siamo convinti che non esistano a San Marino genitori e nonni disposti a distruggere il futuro dei propri figli e dei propri nipoti, pur di difendere una pensione calcolata in una maniera insostenibile alla luce di una realtà sammarinese così mutata.
Alla luce di numeri che vedrebbero l’azzeramento dei fondi pensione nel giro di pochi anni, garantire a giovani e meno giovani una vecchiaia dignitosa e perseguire un equilibrio dei fondi pensione con un intervento equo, anche dal punto di vista generazionale, devono essere gli obiettivi prioritari di tutta la collettività.
Partendo da questo presupposto, siamo più che disponibili ad un confronto costruttivo fra tutte le parti sedendoci ad un tavolo per discutere, valutare, mediare e promuovere tutto quanto rientra nell’ambito della concertazione che è indispensabile per affrontare temi come questo.
Per avviare un confronto sereno occorre condividere questa analisi e poi dimostrare la capacità e il coraggio di proporre le soluzioni. Noi ci siamo.
cs Adesso.sm