Adesso.sm risponde ai partiti di opposizione
Solo nella scorsa legislatura sono stati necessari più interventi di ricapitalizzazione nell'ordine di decine e decine di milioni di Euro e solo per Carisp, senza peraltro risolvere i problemi strutturali di quella banca.
Possiamo quindi affermare con certezza che la conferenza stampa di mercoledì scorso di Democrazia Cristiana e Partito Socialista, con cui si accusava la maggioranza di aver dato il via “all’era del debito”, si basa su una grande bugia.
Così come su un’altra grande bugia si è basata l’uscita dall’aula degli stessi gruppi consigliari, nella notte di martedì: quella per cui nessuno di loro fosse a conoscenza della necessità di recuperare risorse consistenti per ricapitalizzare, in particolare, Cassa di Risparmio, subito dopo l’approvazione del bilancio da parte del Cda, che avverrà nei prossimi giorni.
La possibilità di emettere titoli del debito pubblico fino al tetto massimo di 200 milioni, risponde a questa esigenza affinché Cassa di Risparmio resti saldamente nelle mani dello Stato diventando strumento fondamentale per il rilancio dell’economia. Ogni decisione sulle modalità di emissione di tali titoli viene affidata ad una sede di confronto con la presenza delle forze politiche e sociali.
Nello stesso assestamento, peraltro, è stato inserito un articolo che punta a ridurre la spesa corrente del 10% in tre anni, applicando quei dettami del team per la revisione della spesa elaborati nel 2013 rimasti ancora lettera morta, con l’obiettivo di far tornare in attivo il bilancio e rendere sostenibile il debito pubblico.
E’ veramente triste vedere come gli stessi che nelle scorse legislature chiedevano responsabilità a chi si trovava all’opposizione, di fronte ad interventi sistemici di questo tipo, sfruttino ogni tipo di pretesto per inscenare proteste dai toni inaccettabili, miranti solo a scatenare il panico e la rabbia nei cittadini.
Proteste condite dalle vergognose liste di proscrizione pubblicate dall’altra parte di opposizione, quella che in Consiglio, in un momento così delicato, ha preferito non entrare neppure. Bene hanno fatto invece i membri del Psd che, in coerenza con quanto sostenuto da sempre dai suoi membri, hanno deciso di rimanere in aula per sostenere le proprie posizioni.
Durante la discussione il Governo, nonostante l’assenza irresponsabile dei proponenti, ha inteso comunque approvare l’emendamento che chiedeva l’attuazione della Centrale Rischi entro il 30 settembre 2017, specificando a verbale che si riferisce a quella interna, dato che per l’altra servirà ancora qualche tempo. Speriamo quindi che ora si fermino anche le voci infondate che dicono che il Governo non vuole attivare questo strumento importante per la tutela degli istituti bancari sammarinesi.
comunicato stampa Adesso.sm