SOLIDARIETÀ

Al Centro Agro Alimentare Riminese da domani attivo un centro di raccolta per l’emergenza Ucraina

Al Centro Agro Alimentare Riminese da domani attivo un centro di raccolta per l’emergenza Ucraina.

Parte domani, 3 marzo, la raccolta fondi “Emergenza Ucraina”, promossa dal CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese unitamente alla rete di volontari riminesi “Team Bota”, da sempre impegnati attivamente nel volontariato. L’obiettivo è portare un aiuto veloce e concreto al fine di supportare le migliaia di civili precipitati nell’incubo della guerra. Il CAAR si appella a tutti affinché contribuiscano a questa iniziativa di solidarietà con generi alimentari pronti all’uso come olio, legumi, fette biscottate, merendine, tonno in scatola e poi medicinali (antidolorifici e analgesici), siringhe, bende, disinfettanti e ancora: insulina, vitamine, pannolini, kit di primo soccorso, beni di prima necessità, torce, candele, sacchi a pelo. Per facilitare la consegna da parte dei privati, è stato creato un centro di raccolta dei beni presso la portineria del Centro Agro Alimentare Riminese in via Emilia Vecchia, 75 a Rimini. “Da subito, come semplice cittadino mi sono attivato per contribuire a questa gara di solidarietà a favore del popolo ucraino – dice Gianni Indino, presidente del CAAR, Centro Agro Alimentare Riminese - mi è sembrato giusto coinvolgere anche il CAAR per proseguire in questo cammino che vede impegnati molti riminesi e romagnoli in favore del popolo colpito dalla guerra. Come CAAR siamo sicuri di poter fornire un contributo con tutti i nostri concessionari, i grossisti e non solo, e abbiamo deciso di contribuire anche mettendo a disposizione i nostri spazi con l’apertura di un centro di raccolta in un’area facile da raggiungere, favorendo così i cittadini della zona nord riminese, da Bellaria a Santarcangelo, a San Vito, che vogliono donare. Un’iniziativa in collaborazione con una realtà seria e consolidata come il Team Bota, che ha una doppia valenza: da una parte continuare a raccogliere beni per la popolazione ucraina, dall’altra dare la possibilità di utilizzare un luogo facilmente accessibile a tutti per donare il proprio contributo concreto”.

Cs CAAR

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