Al Cocoricò il teatro come strumento di riscatto sociale

In scena dentro la piramide la funzione rieducativa e di diffusione della legalità Tindaro Granata porta a Riccione le storie delle detenute di Messina

Al Cocoricò il teatro come strumento di riscatto sociale.

Grazie alla magia del teatro e al genio del premio Ubu Tindaro Granata, per una notte il Cocoricò di Riccione si trasforma in uno storico locale degli anni Settanta e ci riporta a vivere l’ultima esibizione live di Mina. Martedì 29 ottobre, alle 21, l’autore, attore e regista siciliano porta, infatti, in scena Vorrei una voce, monologo teatrale da lui costruito attorno ai brani di quel concerto, cantati in playback. Dedicato a chi ha perso la capacità di sognare, il monologo è ispirato a un lungo percorso realizzato da Tindaro Granata all’interno della casa circondariale di Messina, con le detenute di alta sicurezza. In quel progetto, le detenute mettevano in scena l’ultimo concerto di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978. “Ognuna di loro” ricorda l'autore, aveva a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, doveva trasmettere la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti di una vita. In Vorrei una voce in scena ci sono solo io, delle ragazze mi porto i loro occhi, i gesti, le loro lacrime e i sorrisi. Grazie a loro racconto storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante: vogliono l’amore per la vita, quella spinta forte e irruente che ti permette di riuscire a sopportare tutto, a fare tutto affinché si possa realizzare un sogno.” Vorrei una voce approda al Cocoricò grazie a Riccione Teatro all’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità della Provincia di Rimini, nell’ambito di una collaborazione, radicata da anni, innestata sul linguaggio teatrale come eccezionale veicolo per la promozione della legalità, per attivare un sentimento di necessità, di presa in carico personale dei problemi, di riflessione e rielaborazione. Al termine dello spettacolo, in seguito alla firma del protocollo d’intesa (accordo innovativo che utilizza la cultura, in particolare il teatro, come strumento per prevenire la criminalità e costruire una società più giusta) tra Riccione Teatro e gli Amministratori dei Comuni che compongono l’Osservatorio, il giornalista Oliviero La Stella condurrà una conversazione con l’attore/autore Tindaro Granata e Daniela Ursino, responsabile del progetto “Il Teatro per Sognare” per ragionare sulle condizioni delle carceri e sulla recidiva, di pene dignitose e rieducative, del rapporto tra carcere e teatro. Da anni nei diversi protocolli tra il Ministero della Giustizia e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si premette e ribadisce che “le attività culturali, artistiche ed espressive sono un elemento fondamentale del progetto trattamentale poiché favorendo il percorso di maturazione e crescita personale, svolgono un significativo ruolo di supporto nella prospettiva di un positivo reinserimento sociale dei condannati e alla conseguente riduzione della recidiva”. I biglietti sono disponibili su Liveticket.it e nei punti vendita del circuito Liveticket: costo 20 euro (+ diritti di prevendita), drink incluso. L'Osservatorio di Rimini è composto dai Comuni di Bellaria, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna, è riconosciuto e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, grazie alla legge regionale n. 18 del 28 ottobre 2016, che ha la finalità di prevenire o contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità a livello sociale e nel tessuto economico-produttivo della regione. L’evento è organizzato dal Comune di Riccione grazie al Fondo per la promozione della legalità, disposto con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Istruzione e del merito e con il ministro dell’Economia e delle finanze, 5 settembre 2023.

cs Comune Riccione

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