Alle radici della stampa per scoprire la storia e la memoria della comunità del Titano e delle sue istituzioni

Università di San Marino e Biblioteca di Stato insieme per una mostra nella quale sono esposti libri unici

Alle radici della stampa per scoprire la storia e la memoria della comunità del Titano e delle sue istituzioni.

Una selezione di libri antichi che riporta da una parte alle attività dedicate al sapere svolte sul Titano diversi secoli fa, dall’altra a una delle più prestigiose collezioni custodite dall’Ateneo sammarinese. C’è questo al centro della mostra “Tra storia e memoria - incunaboli a San Marino”, ma non solo. I visitatori trovano infatti una serie di infografiche elaborate per raccontare alcuni dettagli sulla diffusione della stampa in Europa dopo la sua invenzione e sulle caratteristiche dei primi libri mai prodotti, la possibilità di leggere approfondimenti in lingua italiana e inglese, oppure ascoltarli su dei supporti audio. Come colonna sonora, musiche dal 1400 e dal 1500 alternate a caratteristici suoni di macchinari che hanno contribuito alla realizzazione di testi e volumi. Lo spazio, allestito dal corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino sui due piani del Museo Pinacoteca San Francesco, nel centro storico, si caratterizza inoltre per la presenza, fra le teche che ospitano i libri, di una serie di pannelli verticali in tessuto che si presentano come grandi pagine riproducendo appunti, segni e note scritti a inchiostro nei volumi originali da chi, centinaia di anni fa, ha utilizzato i testi per scopi di studio, professionali o altro. “Proprio questo aspetto - spiega Claudia Malpeli dalla Biblioteca di Stato - fa assumere ad alcuni esemplari lo status di simboli e testimoni delle attività culturali che si svolgevano a San Marino fra le persone più colte. Pensiamo per esempio ai testi giuridici, utilizzati per lavoro, sui quali sono ancora presenti le annotazioni di chi ne voleva mettere in evidenza alcune parti. Questi dettagli restituiscono oggi qualcosa di cui si percepisce ancora l’uso, lo scopo, la vita”. La selezione esposta coinvolge 32 incunaboli, temine con il quale vengono indicati i primi prodotti a stampa realizzati fino al 1500. Presenti inoltre un manoscritto, un volume del XVI e uno del XVIII secolo. “La maggior parte proviene dal nucleo originale della Biblioteca di Stato, che affonda le sue radici nella prima metà del 1800”, specifica Malpeli. Dodici testi appartengono invece al Fondo Young, una collezione acquisita dall’Università di San Marino nel 1991 dietro impulso di Umberto Eco e concentrata sulla mnemotecnica, cioè sui metodi per memorizzare informazioni articolate in modo veloce ed efficace, facendo affidamento su trucchi e stratagemmi. “La mostra è stata pensata per essere accessibile a tutti, dai semplici curiosi ai più esperti, fino agli addetti ai lavori”, precisa Claudia Gattei dell’Università di San Marino. “Accompagna gli ospiti in un percorso che offre da una parte delle vere chicche rappresentate da volumi unici, dall’altra un viaggio nel mondo della stampa e delle sue origini. Un video offre ulteriori e interessanti contenuti, ma c’è di più. Attraverso dei QR code ci si può collegare, con il telefonino, a delle pagine web nelle quali sono presenti informazioni extra e in alcuni casi le versioni integrali, digitalizzate, dei libri del Fondo Young. I visitatori possono così decidere, fra le altre cose, se assorbire tutto durante la visita o rimandare a un secondo tempo eventuali approfondimenti”. Il risultato è stato possibile grazie alla collaborazione espressa dall’Ateneo sammarinese insieme alla Biblioteca di Stato, che ha coinvolto esperti, grafici, traduttori e non solo, inclusa Usmaradio, emittente dell’Università: “Si tratta di due istituzioni che hanno lavorato in tandem per dare la possibilità, senza precedenti, di ammirare volumi solitamente tenuti sotto chiave, tanto sono delicati e preziosi”. La mostra, curata dalle bibliotecarie Malpeli e Gattei, resterà aperta fino all’8 settembre, con una probabile proroga fino ai primi di ottobre. Può essere visitata tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 18. Ingresso libero.

cs Unirsm

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