Alpini, 3V: "È questo il turismo che ci dobbiamo aspettare prossimamente?"
Appena concluso un week end molto particolare per Rimini, direi che sia quanto meno dovuta qualche considerazione in merito al suo svolgimento. Da un lato la festa, la spensieratezza e la tipicità del popolo degli Alpini, da un altro i disagi, il degrado e gli episodi che abbiamo tristemente dovuto apprendere. Inevitabile quando si muovono certi numeri e quando si decide di trasformare un’intera città in un grande rave party. Abbiamo assistito alla realizzazione del sogno PD, almeno per un fine settimana, con Rimini completamente in zona Rossa, senza auto e con tutti costretti all’utilizzo dei mezzi pubblici, le biciclette e i monopattini, pure il TRC ha potuto finalmente togliere le ragnatele ed essere impiegato come neanche nei sogni più reconditi della Giunta. Abbiamo visto finalmente una presenza adeguata di bagni pubblici come mai prima nella nostra città, sarebbe bello fosse così tutto l’anno, magari con strutture meno fatiscenti di bagni chimici, però è anche questo un inizio. Hanno lavorato tutti, bar, ristoranti, strutture alberghiere e negozi di ogni tipo, hanno lavorato tanto e dovranno lavorare ancora diversi giorni gli addetti alle pulizie, quanto meno per fare tornare in città il prima possibile un odore che non sia di urina, feci e vomito, perché si, abbiamo assistito anche a questo, perché quando si è completamente ubriachi diventa difficile usare anche i bagni chimici. La domanda che sorge spontanea a chi ha un minimo di senso critico è quindi: “Ma è questa la Rimini della ripartenza? È questo il turismo che ci dobbiamo aspettare prossimamente? Questo il tenore dei tanti decantati prossimi eventi estivi? Una città, Rimini, un tempo conosciuta per essere la meta vacanziera preferita dalle famiglie, le quali portavano un certo tipo di turismo di qualità e di grande ricchezza. Con la guida PD abbiamo assistito ad uno svilimento continuo dell’offerta della nostra città, non facendo nulla per contenere la criminalità estiva, attirando sempre più turismo “mordi e fuggi” e ovviamente giovane e non per farne una colpa ai ragazzi, ma oggettivamente meno prolifico per la riviera, offrendo quindi servizi sempre più poveri a costi non proporzionati. Insomma, apparire senza però dare nulla o quasi al turista. Questo ennesimo raduno ne è stata la prova provata, offrendo appunto tende e bagni chimici sparsi ovunque per la città, ma che qualità! Offrendo scarsa sicurezza per i propri cittadini e nel caso specifico nei confronti delle nostre concittadine oggetto di molestie di vario tipo, come anche l’Associazione Non Una di Meno Rimini riporta sul suo canale Telegram e Facebook. Con questo non si vuole puntare il dito di certo contro gli Alpini che hanno portato tanta allegria e bellezza in città, ma non si può tacere se alcuni di essi invece hanno avuto comportamenti non all’altezza, cosa anche questa già nota sia all’ ANA (Associazione Nazionale Alpini) che alla cronaca, e direi quindi anche prevedibile date le migliaia e migliaia di litri di alcool che si sono riversati in città. Quindi, essendo TUTTI a conoscenza del problema, perché la Giunta in primis non ha fatto nulla né prima, né durante, né dopo l’evento?! Nessuna prevenzione, nessuna azione di dissuasione, nessuna presa di posizione nel dopo. Nemmeno la Vice Sindaca Chiara Bellini ha saputo prendere una posizione netta in contrasto a quanto accaduto in questi in giorni dicendo che non si deve mai «accusare un gruppo o una categoria di persone solo perché fanno parte di essi alcuni poco di buono, delinquenti o molestatori». Ha scritto che ciò che va condannato «sono certi atteggiamenti sessisti, molestie verbali, commenti non voluti o graditi alle donne» e che «se si verificassero degli episodi di molestia questi dovrebbero essere sempre segnalati immediatamente alle forze dell’ordine, onde evitare degenerazioni». Proprio lei tra l’altro che ricopre il ruolo di Assessorato Politiche per l'Educazione e Politiche di genere. Da parte di Bonaccini invece non ci aspettavamo nulla di più del suo “Viva gli Alpini”. Un’altra cosa che è emersa anche in questa occasione è che non esistono problemi di ordine pubblico e sanitario per il centro storico se a (dis)organizzare gli assembramenti di migliaia di persone è la Giunta Comunale, eravamo invece tutti a rischio di morte certa quando a farlo erano quelle centinaia di persone che portavano in piazza il proprio dissenso tanto da decretarne l’esclusione dalle stesse. Abbiamo imparato anche che è giusto festeggiare, abbracciarsi, cantare e gioire insieme, liberi da qualsiasi dispositivo sanitario, dormire ammucchiati nelle tende e ammassati sui mezzi pubblici, quando invece dobbiamo ancora vedere i nostri figli andare a scuola mascherati, fermi sui banchi ben distanziati e sentire anche che sedicenti sindacati siglano accordi per la salvaguardia del lavoratore e mantenere così la mascherina anche sul posto di lavoro. Una situazione quantomeno grottesca a cui la Giunta di Rimini potrebbe porre rimedio con il minimo sforzo se lo volesse, ma lo sappiamo ormai tutti che questo teatrino deve andare avanti così perché “il Padrone” ordina questo … e guai andare contro “al Padrone”, la Giunta di Rimini d’altronde il coraggio lo tiene tutto per le grandi occasioni, quando ci sono da fare espropri come quelli che a breve ci saranno per la nuova statale 16, perché non se la sentono di rinunciare ad un’opera da 300 milioni di euro, ma soprattutto non se la sentono di andare contro ad ANAS e “ai Padroni” e tutto ricadrà inesorabilmente sulle spalle dei cittadini, tutto per il bene comune, come sempre.
c.s. 3V Verità e Libertà Rimini
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