ALTANA di Stefano Arienti
Tutti i lunedì e mercoledì alle ore 15.30 parte la guida culturale e artistica dalla Galleria Nazionale San Marino per visitare nella sua interezza la mostra “Altana” di Stefano Arienti
A partire da lunedì 3 ottobre, tutti i lunedì e mercoledì alle ore 15.30 inizia dalla Galleria Nazionale di San Marino la guida culturale e artistica per poter visitare nella sua completezza delle quattro sedi, la mostra “Altana” di Stefano Arienti:, ovvero presso la Galleria Nazionale, nelle Antiche Cisterne di Palazzo Pubblico, alla Ex Galleria Ferroviaria Il Montale, fino alla Claudio Poleschi Arte Contemporanea a Dogana. Le mattinate del giovedì e del venerdì saranno dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, sia sammarinesi che del circondario. E’ richiesto di prenotare in anticipo, chiamando i numeri di tel. 0549 888241 - 45 - 44 (tutti i giorni dalle 9 alle 16.40).
Il progetto espositivo “Altana” di Stefano Arienti promosso e organizzato dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, degli Istituti Culturali – Musei di Stato – Galleria Nazionale di San Marino, è nato da Claudio Poleschi Arte Contemporanea. La mostra è composta da tre distinti interventi site specific realizzati in importanti sedi pubbliche museali istituzionali per l’arte contemporanea – la Galleria Nazionale, le Cisterne di Palazzo Pubblico e la Ex Galleria Ferroviaria Il Montale – e prelude l’esposizione presso la Claudio Poleschi Arte Contemporanea situata sul confine della Repubblica. Stefano Arienti è uno dei maggiori artisti italiani contemporanei che ha caratterizzato la scena artistica italiana degli anni Novanta. Arienti è già parte del percorso e della storia artistica di San Marino nella cui Galleria Nazionale, nel 1995, ha esposto nella mostra Le Mille e una Volta curata da Giacinto Di Pietrantonio e Laura Cherubini. Alla Galleria Nazionale, che nelle sue sale presenta opere della collezione permanente, Stefano Arienti interviene sulle grandi finestre con una serie di disegni disposti come tende, visibili in controluce. Intitolati Viste, sono vedute di paesaggi osservati dal Titano. Lo sguardo a volo d’uccello ricorda i paesaggi che non lontano da qui, sullo sfondo dei ritratti di Piero dei Duchi di Urbino, aprivano a una cultura nuova, moderna, europea, la cui concezione prospettica avrebbe ben presto unificato le varie visioni locali medievali. Nelle antiche Cisterne del Palazzo Pubblico, che fino agli anni Sessanta hanno rappresentato la principale fonte di approvvigionamento d’acqua della Repubblica e che da poco hanno ospitato School of waters – Young Artists Biennial MEDITERRANEA19, Arienti gioca sugli effetti di luccicanza del vetro costruendo una sagoma d’Europa attraverso l’accostamento di contenitori di forme e riflessi diversi. Gocce, vista dall’alto, baluginante nell’oscurità degli antri sotterranei, nel cuore profondo del piccolo stato, sembra suggerire l’anelito di tante diverse individualità che aspirano a riconoscersi come un’unica comunità. Arienti interviene inoltre nell‘Ex Galleria Ferroviaria Il Montale, Nel primo tunnel che venne riaperto per ospitare una delle prime manifestazioni dedicate all’arte pubblica site specific nel 1991 – Provoc’Arte a cura di Roberto Daolio – Arienti erige Castello, una struttura di pietre e libri, resi coesi da miele e strutto. Nel cuore della terra, in un anfratto da cui si apre un corridoio che consente uno sguardo verso l’esterno, sul paesaggio, la struttura è una sorta di omaggio a Joseph Beuys e raccoglie gli elementi fondamentali di cui il mondo è costituito: il pensiero e la materia, la res cogitans e la res extensa, quasi a rappresentare la base, il cuore pulsante dell’esistenza. Infine, alla Claudio Poleschi Arte Contemporanea Arienti espone esempi di gran parte del suo percorso artistico. Diverse sono le tipologie di lavori, dai più recenti, come le immagini stampate su microciniglia o i paesaggi riprodotti su carta poi stropicciata per conferirle una materica tridimensionalità, dalle immagini perforate e mostrate solo dal retro a quelle, di invenzione recentissima, con coaguli di gocce che filtrano vedute fotografiche, fino ai più vecchi, come gli storici poster di celebri dipinti ritoccati con plastilina che sono diventati una sorta di cifra stilistica dell’artista. Arienti non limita la sua presenza nelle sale espositive, ma la espande negli uffici e nei magazzini, invadendo con i suoi lavori gli spazi dove continuano a essere collocate le opere della collezione della galleria, da Licini a Schnabel, da Uncini a Paladino, con le quali entra in dialogo.Il progetto raccoglie dunque una serie di interventi diversi, precisi e meditati, in cui l’artista rivisita tecniche e metodi sviluppati nel corso della sua carriera e rilancia il suo interesse per l’intervento negli spazi pubblici, rinnovando la tradizione italiana che ha visto sempre l’arte nascere in chiese e in palazzi piuttosto che in musei. È un’occupazione discreta quella di Stefano Arienti a San Marino, che l’artista ama pensare come l’”altana d’Europa”, dalla cui altezza, la vista del mondo che cambia si allarga, collocando le vicende della cronaca nella dimensione ampia della storia umana.
STEFANO ARIENTI Stefano Arienti è nato ad Asola, in provincia di Mantova, nel 1961. Laureato in agraria, esordisce come artista a metà degli anni Ottanta a Milano, dove oggi vive e lavora. Tra le numerose rassegne internazionali alle quali ha partecipato si menzionano: Biennale di Istanbul (1992); Biennale di Venezia. Aperto 1990 (1993); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, 1996; Fatto in Italia, Centre d'Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Biennale di Gwangju (2008). Tra gli spazi espositivi in cui ha tenuto le personali di maggior rilievo ricordiamo: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); IsabellaStewart Gardner Museum, Boston (2007); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo, Bologna (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2012); Palazzo Te, Mantova (2016); Galleria Civica di Modena (2017); Museo d'arte contemporanea Villa Croce, Genova (2017); Chiostri di Sant'Eustorgio, Milano (2019); Galleria Civica di Trento (2021).
c.s.
Galleria Nazionale San Marino
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