“Stabilità e sviluppo non siano separati: serve un Piano, ma che si basi sulla condivisione, non sulla fretta”
La nostra Associazione, per prima e da diversi anni, propone la creazione di un Piano Strategico per il Paese, che parta dalla situazione reale e dagli interventi necessari per mettere in sicurezza i conti dello Stato, per rendere sostenibile il nostro welfare e per rilanciare lo sviluppo economico ma anche sociale di San Marino.
Affinché il Piano di Stabilità Nazionale non richiami solo nel nome quanto da noi proposto, rivolgiamo l’invito al Governo di non separare la stabilità dallo sviluppo. Ma anche di non scollegare tra loro gli interventi che si andranno a proporre, come purtroppo appaiono alcune tematiche che – non siamo solo noi a rilevarlo – vengono gestite a compartimenti stagni dalle varie Segreterie di Stato. Occorre avere una visione sistemica, lo abbiamo ribadito più volte, a maggior ragione nel momento in cui si devono compiere delle scelte importanti e fondamentali, come lo sono le grandi riforme di cui il Paese ha necessità e rispetto alle quali riconosciamo al Governo l’intento di volerle completare.
Come ribadito anche recentemente, il confronto dovrà partire dalla reale fotografia dell’attuale situazione, che andrà da tutti condivisa e che si dovrà tradurre in quell’unità e in quella coesione, che ad oggi è purtroppo mancata, che saranno fondamentali per dare forza e concretezza ai processi di cambiamento necessari. Solo partendo da questi presupposti, la nostra Associazione darà tutto il suo sostegno a questa iniziativa, portando al tavolo la propria esperienza, le proprie competenze ed il contributo di idee. Ed è proprio perché crediamo fortemente nella necessità di un Piano di portata nazionale che riteniamo occorra costruirlo tutti insieme fin dalle fondamenta se vogliamo che sia veramente stabile esso stesso. Consideriamo la relazione del Segretario alle Finanze e Bilancio il primo passo di questa fase, alla quale deve seguirne una più operativa: questo significa necessariamente, per il Governo, aprirsi al confronto in maniera costruttiva e aperta anche con le parti sociali, senza chiudersi sulle proprie posizioni e idee, mettendo a disposizione tutto il tempo necessario prima di formulare gli interventi conseguenti alle linee guida che si stanno presentando in questi giorni.
Non possiamo permetterci di fare leggi e riforme che, alla prova dei fatti, si possano rivelare inadeguate o insufficienti: è il momento di fare le cose in funzione di un progetto coordinato e di lungo periodo. Ed è questo lo spirito con cui ci siederemo venerdì al tavolo con il Governo, per confrontarci sui contenuti del Piano di Stabilità Nazionale che ci auguriamo andremo a costruire, tutti insieme.
comunicato stampa Anis
La nostra Associazione, per prima e da diversi anni, propone la creazione di un Piano Strategico per il Paese, che parta dalla situazione reale e dagli interventi necessari per mettere in sicurezza i conti dello Stato, per rendere sostenibile il nostro welfare e per rilanciare lo sviluppo economico ma anche sociale di San Marino.
Affinché il Piano di Stabilità Nazionale non richiami solo nel nome quanto da noi proposto, rivolgiamo l’invito al Governo di non separare la stabilità dallo sviluppo. Ma anche di non scollegare tra loro gli interventi che si andranno a proporre, come purtroppo appaiono alcune tematiche che – non siamo solo noi a rilevarlo – vengono gestite a compartimenti stagni dalle varie Segreterie di Stato. Occorre avere una visione sistemica, lo abbiamo ribadito più volte, a maggior ragione nel momento in cui si devono compiere delle scelte importanti e fondamentali, come lo sono le grandi riforme di cui il Paese ha necessità e rispetto alle quali riconosciamo al Governo l’intento di volerle completare.
Come ribadito anche recentemente, il confronto dovrà partire dalla reale fotografia dell’attuale situazione, che andrà da tutti condivisa e che si dovrà tradurre in quell’unità e in quella coesione, che ad oggi è purtroppo mancata, che saranno fondamentali per dare forza e concretezza ai processi di cambiamento necessari. Solo partendo da questi presupposti, la nostra Associazione darà tutto il suo sostegno a questa iniziativa, portando al tavolo la propria esperienza, le proprie competenze ed il contributo di idee. Ed è proprio perché crediamo fortemente nella necessità di un Piano di portata nazionale che riteniamo occorra costruirlo tutti insieme fin dalle fondamenta se vogliamo che sia veramente stabile esso stesso. Consideriamo la relazione del Segretario alle Finanze e Bilancio il primo passo di questa fase, alla quale deve seguirne una più operativa: questo significa necessariamente, per il Governo, aprirsi al confronto in maniera costruttiva e aperta anche con le parti sociali, senza chiudersi sulle proprie posizioni e idee, mettendo a disposizione tutto il tempo necessario prima di formulare gli interventi conseguenti alle linee guida che si stanno presentando in questi giorni.
Non possiamo permetterci di fare leggi e riforme che, alla prova dei fatti, si possano rivelare inadeguate o insufficienti: è il momento di fare le cose in funzione di un progetto coordinato e di lungo periodo. Ed è questo lo spirito con cui ci siederemo venerdì al tavolo con il Governo, per confrontarci sui contenuti del Piano di Stabilità Nazionale che ci auguriamo andremo a costruire, tutti insieme.
comunicato stampa Anis
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