Anis: “Piano di Stabilità e per lo Sviluppo: servono coesione e condivisione, ma anche un metodo di lavoro più efficace”
Come già ribadito alle massime cariche dello Stato, la situazione attuale impone scelte straordinarie, per cui serve la massima coesione tra tutti gli attori, siano essi politici o sociali, perché gli interventi che si andranno a costruire riguardano tutti e non solo una parte del sistema.
Fatta questa doverosa premessa, ANIS ha invitato il Governo a rivedere l’impostazione del Piano stesso, che ad oggi non tiene conto di tutte le esigenze dell’impresa e in particolare di quella manifatturiera. Un settore fondamentale per la crescita economica, ha ricordato ANIS, perché capace di trainare l’occupazione, generare gettito per lo Stato e reddito per le famiglie.
L’Industria, quindi, ma anche i Servizi, il Commercio, il Turismo, l’Edilizia e l’Artigianato: l’economia reale deve essere la base su cui costruire lo sviluppo del Paese. Senza dimenticare, ovviamente, il ruolo fondamentale delle banche e del sistema finanziario, che deve assolutamente essere messo subito in sicurezza e dotato di tutti gli strumenti per tornare ad essere quel necessario sostegno all’economia e alle famiglie di San Marino.
Pur tenendo conto di tutte le problematiche oggi esistenti, ANIS ha invitato il Governo a condividere una scala di priorità, punto di partenza per un nuovo metodo di lavoro più efficace. La proposta di ANIS è quella di creare due livelli di lavoro: il primo di condivisione, che coinvolge tutte le parti sociali; il secondo, più tecnico, con gruppi specifici su temi specifici. Le soluzioni trovate in questi gruppi, andranno poi riportate nella riunione plenaria per essere condivise e quindi portate in Consiglio Grande e Generale per l’approvazione.
Obiettivi e proposte per raggiungerli, dovranno quindi essere condivisi nel Piano, senza esclusioni di sorta, come invece sta avvenendo ad esempio con la Spending Review, dove la revisione del contratto dei dipendenti pubblici e altri interventi su orari di lavoro e riorganizzazione della “macchina pubblica” vengono tenuti separati dal tavolo plenario; oppure dalla trattativa con l’Unione Europea, di cui le parti sociali conoscono effettivamente molto poco sia delle proposte che vengono avanzate, sia delle risposte che vengono date.
E’ con questo spirito e con queste proposte che ANIS incontrerà sempre oggi anche i sindacati, le forze politiche di maggioranza e opposizione, e successivamente tutte le altre associazioni datoriali, al fine di dare più forza al Piano, perché garantisca davvero la stabilità nazionale e soprattutto favorisca lo Sviluppo di San Marino.
San Marino, 19 luglio 2018