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Anpi Rimini, episodio fascista e razzista nella giornata dedicata ai “Tre Martiri”

20 ago 2020
Anpi Rimini, episodio fascista e razzista nella giornata dedicata ai “Tre Martiri”

Mentre nella piazza centrale riminese la città omaggiava Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani, i Tre Martiri che settantasei anni prima sacrificarono la propria giovane vita in nome di un sogno di pace, libertà e democrazia, appesi con una corda nazifascista in quello stesso luogo, in un ristorante del riminese va in scena una di quegli episodi che troppe volte oramai siamo abituati a vedere e a leggere sui giornali. Una famiglia riunita per festeggiare il compleanno della bimba di due anni si vede ricevuta da un cameriere che chiede scusa a Mussolini per essere costretto dalle circostanze a offrire il proprio servizio a persone dalle origini non proprio “ariane” direi, anzi, decisamente dalla pelle scura. Nulla vale se queste parlano perfettamente italiano, il solo atto di offrire il proprio lavoro a persone di pelle scura rende la cosa degradante al punto che il cameriere alza il braccio destro in segno di saluto fascista verso un ritratto del duce chiedendo scusa per tale azione. La famiglia protesta, ma a nulla vale tutto ciò tanto che il cameriere sentitosi scoperto nel proprio intimo, rimarca la propria posizione di attività umiliante: insomma servire “i neri” con Mussolini non sarebbe mai accaduto! Tutto quanto riportato e denunciato su Facebook da alcuni componenti della famiglia . Eh già, “quando c’era lui, i treni arrivavano in orario” e certamente nessuna persona di pelle scura sarebbe potuta salire su quei mezzi, tantomeno entrare nei ristoranti e farsi servire da un bianco. Bei tempi!, deve avere pensato il nostro cameriere mentre salutava “il salmone” appeso al muro. Ora, ironia a parte, siamo consapevoli che questo substrato culturale è presente anche nella nostra città, Medaglia d’Oro al Valore Civile per la resistenza di cui i Tre Martiri sono testimoni ad imperitura memoria. E quindi non possiamo fare altro che continuare a contrastare, condannare e perseguire questi atteggiamenti che spesso sfociano in reato di apologia di fascismo. Chi sbaglia paga e noi saremo al fianco di chi si farà promotore di azioni legali e di contrasto contro questi ignobili atti.

c.s. Anpi Rimini


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