ANPI Santarcangelo: Nessuno spazio, nella nostra città e in questo Paese, per la xenofobia
A quanto pare per il Consigliere Comunale di Santarcangelo Marco Fiori (Lega) se si viene dal Marocco non è giusto festeggiare per una vittoria storica della propria Nazionale di calcio; il consigliere ha infatti ricalcato la più becera propaganda suprematista ed eurocentrica degna di Leopoldo II di Belgio. Fiori ha definito sui social, in più occasioni, tutte quelle persone marocchine che hanno esternato il loro gioire in questi giorni “scimmie urlatrici”, portando avanti una immonda tradizione leghista (già Calderoli apostrofò l’allora Ministra Cécile Kyenge “orango”). Questa è un’uscita inaccettabile in un Paese democratico, ricordiamoci sempre che frasi razziste non sono “libertà di pensiero” ma sintomi di odio verso il prossimo. Questi epiteti discendono direttamente dalla mentalità colonialista europea che vedeva i “civilizzati” bianchi contro gli animaleschi e “primitivi” africani, concetto poi concretizzato nelle colonie dell’Africa italiana con le Leggi Razziali fasciste del 1936, applicate poi nel 1938 anche agli ebrei in patria. L’utilizzo di queste parole non è degno da parte di un rappresentante che ricopre una carica istituzionale come quella di un consigliere comunale e anche la locale sezione dell’Associazione Partigiani si unisce al coro di voci che ne chiede le dimissioni. Affermazioni del genere non sono tollerabili e auspichiamo che un atto come questo, di inaudita violenza verbale e psicologica, venga stigmatizzato e condannato e non cada nel vuoto così come accaduto con l’episodio del Sindaco di Pennabilli che mesi fa si era dichiarato fiero di essere una camicia nera. Nessuno spazio, nella nostra città e in questo Paese, per la xenofobia.
Comunicato stampa
ANPI sez. Alba Mini Santarcangelo di Romagna
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