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"Architettura sostenibile, San Marino deve fare molti passi avanti"

3 nov 2015
"Architettura sostenibile, San Marino deve fare molti passi avanti"
"Architettura sostenibile, San Marino deve fare molti passi avanti"
Presentato alla stampa il convegno pubblico del 6 novembre al Kursaal

In generale il settore edile sammarinese ha subìto un vero collasso: dal 2007 ad oggi le imprese sono passate da 122 a 54, mentre i dipendenti sono scesi da 1.200 a 486. Il Direttore della Cassa Edile Angelini propone di adottare nella RSM l'equivalente del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc), in vigore in Italia e Europa, quale requisito obbligatorio per l'accesso agli appalti pubblici e privati

3 novembre 2015 - "L'architettura sostenibile per San Marino", è il titolo del convegno pubblico, in programma venerdì 6 novembre al palazzo dei Congressi Kursaal, organizzato dalla Cassa Edile con il patrocinio della Segreteria di Stato Territorio e Ambiente e del Collegio dei geometri. L'evento, a cui sono invitati tutti i cittadini, e in particolare gli addetti del settore, è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa nella sede della Cassa Edile, di cui era presente il Consiglio di Amministrazione.

Come puntualizzato dall'architetto Lara Caldarelli, che sarà la coordinatrice dell'evento, "il convegno vuole stimolare uno sviluppo edilizio e una riqualificazione del patrimonio esistente a basso impatto ambientale con una visione sostenibile ed etica della architettura, dalla fase di progettazione fino alla scelta di tutti i materiali." La RSM ha già compiuto un primo passo con la legge 72 del 2008 sulla promozione e incentivazione della efficienza energetica, poi riformata con la legge 48 del 2014; ma la sostenibilità, affermano gli organizzatori, non può essere limitata al solo fattore energetico.

Ricco è il programma dei lavori, che prevede a partire dalle ore 9.00 gli interventi del Presidente della Cassa Edile Secondo Castiglioni, e del Segretario di Stato Territorio e Ambiente Antonella Mularoni. Interverranno poi altri prestigiosi ospiti: l'architetto Filippo Angelucci sul tema "Il cerchio e la ragnatela. Verso una visione etica e inclusiva delle tecnologie per il costruire sostenibile", e l'Architetto Giovani Sasso, "Quantità vs qualità: il paradosso tra efficienza energetica e sostenibilità".

La seconda parte dei lavori sarà maggiormente calzata sulla realtà sammarinese, con gli interventi dell'ingegner Paolo Tartarini, "Efficienza energetica ed edilizia sostenibile: il ruolo dell'apparato normativo a San Marino e nel mondo"; dell'arch. Giorgio Brigliadori, "Normativa e prassi"; del dott. Emanuele Guidi "Indicatori della sostenibilità a San Marino: alcune indicazioni e priorità per uno sviluppo duraturo e responsabile". Questo seminario sarà il primo passo di un percorso più ampio organizzato dalla Cassa Edile, che proseguirà con una serie di iniziative formative e informative per gli operatori del settore edile sui temi della sostenibilità ambientale.

Nella conferenza stampa è stata affrontata anche la situazione generale dell'edilizia sammarinese, con alcune proposte concrete per il suo rilancio. La prima: si scrive Durc, si legge bollino di qualità per l’edilizia sammarinese. “È il Documento Unico di Regolarità Contributiva - spiega Elios Angelini, Direttore della Cassa Edile di San Marino - una certificazione esistente da anni in Italia e in Europa, ma ancora sconosciuta in Repubblica. Il Durc è uno strumento importantissimo per combattere abusivismo, evasione fiscale e lavoro nero perché obbliga le aziende edili alla massima trasparenza fiscale e contributiva”.

Obiettivo della Cassa Edile è inserire l’obbligo di questa certificazione di qualità nella legislazione sammarinese, sia per l’accesso agli appalti pubblici che a quelli privati: “È una battaglia di legalità e trasparenza - continua Angelini - che in questi anni di crisi è diventata una priorità assoluta”. Del resto il settore dell’edilizia più che una crisi ha affrontato un vero e proprio collasso: dal 2007 ad oggi le imprese si sono più che dimezzate, passando da 122 a 54, mentre nello stesso arco di tempo i dipendenti sono scesi da 1.200 a 486.

“Soprattutto in questo periodo così difficile - sottolinea il responsabile della Cassa Edile - è davvero odioso scoprire che c’è qualcuno che, impunito, lavora in maniera sommersa ed irregolare. L’obbligo di dotarci del Durc è insomma un modo concreto per tutelare le aziende sane dalla concorrenza sleale di tanti evasori interni ed esterni”.

Cassa Edile

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