Qualche giorno fa l’Amministrazione Comunale faceva uscire un comunicato stampa sull’emergenza freddo. Ora mi chiedo, cosa intendeva l’assessore con la frase “interveniamo quando la temperatura si abbassa con un Piano freddo che abbiamo definito per questa stagione invernale, in modo da mettere in campo e potenziare i servizi di accoglienza già attivi rivolti ai cosiddetti homeless, la Caritas, la Capanna di Betlemme e casa don Gallo, per creare l’ecosistema più adatto a rispondere alle loro esigenze e necessità. Un ampliamento dei posti letto in concomitanza dei momenti più freddi dell'anno.”? Lo chiedo perché sembra che nessuno dei tre enti citati pare abbia predisposto strutture in aggiunta a quelle che già gestiscono, e vorrei capire quanti posti in più sono stati messi a disposizione per l’emergenza freddo. Pertanto mi domando: perché andare sui giornali con un bel comunicato se ciò che si dice sembra non corrispondere al vero? Ormai siamo abituati alla propaganda dell’Amministrazione Comunale, ma sinceramente non pensavo ci si potesse spingere fino a tanto. E’ pur vero che è Natale e dobbiamo dimostrarci più buoni e attenti ai più poveri, ma ci rendiamo conto di quali conseguenze possa avere un comunicato stampa di questo tenore? Forse da Palazzo Garampi pensano che i più deboli non abbiano modo di leggere i quotidiani? invece, li leggono, eccome! Prova è il fatto che in questi giorni chi vive in strada si rivolga agli enti di cui sopra chiedendo di poter accedere alle risposte enunciate sulla stampa. Ora mi chiedo ma davvero una persona che si trova a vivere ai margini della nostra città, senza casa, al freddo, senza diritti, si debba anche sentire privata della dignità? Davvero l’assessore che ha fatto tali dichiarazioni non sente il peso del fondatore della sua comunità che come punto centrale della sua missione su questa terra, aveva messo proprio il saper riconoscere la dignità dei poveri? Ma ci rendiamo conto che in questo modo con un comunicato stampa del genere non solo si potrebbero dare messaggi fuorvianti ai cittadini, ma si corre il rischio di prendere in giro le persone più fragili che abitano la nostra Rimini, illudendoli che ci siano posti al caldo per tutti, dove poter evitare di morire di freddo. In fine mi chiedo, nel comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale, si faceva riferimento a un centinaio di senza fissa dimora, in realtà in tutti i documenti e persino nelle istruttorie pubbliche del Comune si è sempre detto che le persone senza casa a Rimini sono circa 200, quindi mi domando, dove sono finiti, di grazia, ben 100 persone? Forse si è indicato quel numero per farlo combaciare con il numero dei posti che si dicono disponibili? Così da rappresentare che non rimanga escluso nessuno e che tutti gli homeless possano trovare un riparo al caldo? In realtà mi domando quale sia il numero dei posti realmente disponibili, distinti per struttura, che Rimini offre alle persone che vivono in strada, perché pare che anche su questo dato l’assessore presenti numeri poco veritieri, fra l’altro, sarebbe importante indicarlo in un comunicato, così che le persone senza tetto, che ribadisco, sanno leggere, potrebbero essere indirizzate alla struttura più adatta alle loro esigenze.
Cs - Gruppo Consiliare Gloria Lisi per Rimini