Aspettando Cracco a San Patrignano. Lo chef stellato ha mandato il suo sous chef di 24 anni a testare la cucina
“Eravamo già amici prima di conoscerci, ci siamo trovati subito. Non sapevo cosa fosse San Patrignano, adesso lo so. Mi rendo conto di quanta gente potrebbe fare semplicemente qualcosa in più per aiutare gli altri. Vi stimo molto, qui donate la vostra vita a chi ha bisogno d’aiuto”.
Intanto fioccano le prenotazioni per la cena stellata di venerdì 20 luglio (raggiunta quasi quota 500 e ci sono ancora posti disponibili), tutti curiosi di vedere lo chef stellato all’opera, con la sua meravigliosa cucina, delizia per gli occhi e per il palato. Il menù ormai è stato svelato (scoprilo qui): c’è il tuorlo d’uovo fritto, uno dei cavalli di battaglia dello chef, la pappa al pomodoro e altre prelibatezze da non perdere.
“Ci stiamo impegnando molto - ha detto Alberto - daremo il massimo per questo evento che è importante per voi ma anche per noi, perché facciamo beneficenza per una realtà unica”. Infatti, ogni chef stellato che è venuto a San Patrignano in questo anno in cui festeggiamo il quarantesimo dalla fondazione (da Marziale a Rinaldini, da Borghese a Tomei), ci ha donato gratuitamente il suo tempo e la sua professionalità, spendendosi per una causa di beneficenza che si sono presi a cuore, dimostrando una grande sensibilità nella lotta alla droga, affiancandosi a noi nel recupero e nella prevenzione.
È ancora top secret, invece, Il dessert, che infatti si chiama ‘Enigma’, sarà realizzato dal Pastry Chef riccionese Francesco Tommasini.
Comunicato stampa