Associazione Carità Senza Confini-Onlus in merito al Referendum sull’aborto
Ci stiamo avvicinando alla data del Referendum per l’introduzione dell’aborto a San Marino e Carità senza Confini sente il dovere di esprimersi su un tema così profondo da toccare le coscienze di ogni essere umano e su un diritto, anzi sul primo diritto da cui discendono tutti gli altri, che è la vita. Da oltre 40 anni la nostra Associazione non ha fatto altro che prendersi cura della vita, di ogni vita. Abbiamo cercato, pur con le nostre limitate capacità e possibilità, di aiutare chi soffre per qualsiasi motivo: per fame, per emarginazione, per indifferenza, per mancanza di cure mediche, per qualsiasi tipo di povertà. Lo abbiamo fatto e lo facciamo perché la vita, qualsiasi vita, è un bene che va difeso sempre e ancora di più quando è indifesa come quella del nascituro. Per questo non possiamo, e lo diciamo a gran voce, accettare l’aborto che sopprime una vita nascente e condividere la proposta di considerarlo una scelta di libertà per la donna. Per una madre, che porta in grembo un figlio, ma anche per il padre e per le loro famiglie, l’aborto non è una scelta di libertà ma una tragedia che rimarrà indelebile nella coscienza di chi lo compie. Tutte le vite vanno tutelate, sia quella della madre sia quella del nascituro. Per questo è previsto nel nostro ordinamento la possibilità dell’interruzione di gravidanza nel caso di grave pericolo per la vita della madre. Per questo, in situazioni di difficoltà economiche, psicologiche, traumatiche o in qualsiasi altra situazione problematica, la madre può e deve trovare aiuto e sostegno nelle Istituzioni, nella società e nelle Associazioni di volontariato. Carità senza Confini continuerà il suo impegno a sostegno della vita e di quelle madri che si trovano o si troveranno in situazioni problematiche: noi ci siamo e ci auguriamo che anche la società capisca che ogni vita è preziosa e inviolabile e che la soluzione non è eliminare una vita indifesa per risolvere un problema ma impegnarci affinché la società metta in campo tutti gli strumenti per tutelare sia la madre che il nascituro.
L’Associazione Carità senza Confini
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