In merito alle gravi affermazioni del Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta, rilasciate al TG Regione dell’Emilia Romagna, circa l’intenzione di far pagare le cure a chi rifiuterà di sottoporsi alla vaccinazione contro il COVID, l’Associazione Salute Attiva esprime preoccupazione e disapprovazione.
Le parole del Segretario sanciscono un principio nuovo per la Sanità Pubblica Sammarinese, da sempre gratuità, universale e senza discriminazioni di nessun tipo.
Sorprende che tale principio venga introdotto proprio di fronte ad una vaccinazione ancora in fase di sperimentazione. Al momento infatti solo il vaccino prodotto da Pfizer-Biontech ha ricevuto un’approvazione, in via emergenziale, dalla FDA, mentre è in attesa di approvazione da parte dell’EMA. Al fine di immetterlo velocemente sul mercato è stata sospesa la normale procedura di sperimentazione che, nel caso di un vaccino, può durare anche diversi anni.
In quest’ottica prevedere una qualsiasi forma di obbligatorietà è illogico, non sapendo quali potrebbero essere gli effetti avversi nel medio e lungo termine, tanto più in considerazione del fatto che San Marino, a differenza di altri stati, non è dotata di una legge che riconosca ed indennizzi i danni da vaccino.
Se valesse il principio espresso dal Segretario Ciavatta, allora dovremmo prima applicarlo verso tutti quei comportamenti che dimostratamente provocano malattie e incidono sulla sanità pubblica, uno su tutti il fumo da sigaretta, che è accertato provochi tumore al polmone ed ha una mortalità maggiore del Covid.
Vorremmo inoltre ricordare che a fronte di grandi investimenti sul vaccino, non è stato promosso nessun impegno verso una prevenzione concreta, basata ad esempio su integratori che rafforzino il sistema immunitario, come ha fatto il governo inglese, che ha deciso di distribuire vitamina D a oltre 2 milioni di persone ritenute categoria fragile e ricoverate in case di cura, seguendo l’esempio della Scozia. (Sono sempre di più gli studi internazionali che dimostrerebbero la correlazione tra bassi livelli di vitamina D e morte per Covid-19).
Crediamo che il servizio sanitario erogato dall’ISS sia un diritto inalienabile del Cittadino Sammarinese, indipendentemente dalle sue scelte e dai suoi comportamenti, servizio per altro pagato con i suoi contributi.
La nostra risposta in caso di provvedimenti di questa natura sarà forte e chiediamo a tutti i cittadini e associazioni che condividono le nostre preoccupazioni di unirsi a noi per un’azione comune, anche legale, a difesa dei nostri diritti e della nostra salute.
Comunicato stampa
Il Direttivo dell’Associazione Salute Attiva