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Attiva-Mente: “15 percent for the 15 percent”, un nuovo passo globale verso l’inclusione

14 apr 2025
Attiva-Mente: “15 percent for the 15 percent”, un nuovo passo globale verso l’inclusione

Durante il terzo Global Disability Summit, tenutosi pochi giorni fa a Berlino, è stata adottata la Dichiarazione sull’inclusione globale della disabilità: un documento (allegato) che segna un vero cambio di passo. Non solo principi, ma obiettivi misurabili e condivisi per garantire che nessuno venga lasciato indietro nei processi di sviluppo e nelle emergenze umanitarie. Tra le novità più importanti spicca l’obiettivo “15 percent for the 15 percent”: almeno il 15% dei programmi di sviluppo internazionale dovrà avere come obiettivo l’inclusione delle persone con disabilità, che rappresentano circa il 15% della popolazione mondiale. Si tratta del primo target numerico globale sull’inclusione della disabilità. Tutti i programmi, inoltre, dovranno essere accessibili e inclusivi, evitando di creare o mantenere barriere – è questo il senso del principio del “do no harm”, che significa non limitarsi a non escludere, ma agire per non arrecare danni né perpetuare disuguaglianze. L’iniziativa ha già raccolto oltre 90 adesioni tra governi e organizzazioni multilaterali, e il processo resta aperto. Solo l’evento, di per sé, ha registrato una partecipazione eccezionale: oltre 4.500 persone da quasi 100 Paesi, tra cui persone con disabilità, rappresentanti istituzionali, ONG, agenzie internazionali e attori dello sviluppo. In totale, sono stati annunciati più di 800 impegni concreti. Le Organizzazioni di persone con disabilità hanno avuto un ruolo centrale nella redazione della Dichiarazione e nella promozione della sua attuazione. Anche se non possono formalmente sottoscriverla, sono protagoniste nel monitoraggio, nel supporto tecnico e nel dare voce alle persone con disabilità. Noi avevamo evidenziato l’importanza del Summit, sottolineando quanto sarebbe stata significativa una partecipazione ufficiale della Repubblica di San Marino. Alla fine, quella partecipazione non c’è stata. Ma non tutto è perduto: la Dichiarazione è ancora aperta all’adesione, e San Marino ha l’opportunità – politica e morale – di aderirvi sottoscrivendo l’impegno anche in un secondo momento. Meglio tardi che mai. Il prossimo appuntamento è al GDS 2028, che si terrà in Qatar. Riusciremo a raggiungere l’obiettivo del “15 percent for the 15 percent”? La direzione è tracciata. Sta a noi percorrerla.

Comunicato stampa
Attiva-Mente






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