Intervenire sulle cause del surriscaldamento del pianeta, prevenire e arginare gli effetti conseguenti e disastrosi del cambiamento climatico, governare i flussi delle migrazioni (sia quelle di carattere meramente economico sia quelle di coloro che fuggono dalle guerre e dalla povertà), difendere la democrazia, la pace e il rispetto dei diritti umani sono solo alcuni dei grandi temi rispetto ai quali la Comunità internazionale esorta costantemente i singoli Stati a non mostrarsi indifferenti e non abbassare la guardia, ma al contrario, ad attivarsi e confrontarsi, tra di loro e al proprio interno, ragionando sull'origine delle numerose e differenti criticità che rischiano di compromettere il futuro delle nuove generazioni. Il prossimo 4 Febbraio i Paesi di ciascun continente del pianeta sono chiamati a celebrare per la prima volta la Giornata internazionale della fratellanza umana. Indetta dalle Nazioni Unite nel corso dell'ultima Assemblea Generale, all'interno del testo della risoluzione viene espressa profonda preoccupazione per gli atti di odio religioso che minano lo spirito di tolleranza e il rispetto per la diversità, soprattutto in un momento in cui il mondo affronta la crisi senza precedenti causata dalla diffusione pandemica da Covid-19. Una crisi, si legge, che richiede una risposta globale basata sull’unità, la solidarietà e una rinnovata cooperazione multilaterale promuovendo il dialogo interculturale e interreligioso. Su tale argomento, San Marino, in particolare nell'organismo internazionale del Consiglio d’Europa, si è sempre dimostrato molto attento e attivo. Siamo certi che le nostre Istituzioni daranno rilievo anche a questo appuntamento facendo sentire la propria voce dentro e fuori la Repubblica, nel Consiglio d'Europa e anche all'interno del sistema delle Nazioni Unite. Dopo la commemorazione della tragedia dell'Olocausto, questa è dunque un'altra occasione per riflettere rispetto all’opportunità che abbiamo circostanziato nell’Istanza d’Arengo, di fare un passo avanti concreto a San Marino, dotando anche il nostro Paese di un soggetto autonomo che abbia compiti di monitoraggio, indirizzo e iniziativa al fine di prevenire e contrastare tutte le forme di incitamento all’odio e alla violenza.
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