Dopo aver appreso dei propositi e dei progetti che il nuovo Comitato Esecutivo dell'ISS, di concerto con il Governo, intende perseguire e realizzare, desideriamo rivolgere pubblicamente un augurio di buon lavoro alla Direttrice Generale, al Direttore Amministrativo e al Direttore attività sanitarie e socio sanitarie. Tuttavia, non abbiamo potuto non notare come non sia stata spesa una sola parola per la disabilità. Denunciamo da mesi, per non dire anni, l'esclusione di questi cittadini e cittadine dalla vita pubblica, dalle decisioni che riguardano la loro quotidianità e dal godimento di taluni Diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità (CRPD), a cui il nostro Paese ha aderito. Nell’ennesimo appello, il più recente, chiedevamo un impegno affinché nella fase “post Covid” si potesse instaurare un rapporto di ascolto e di interesse anche verso le istanze delle categorie più vulnerabili, assicurando pari opportunità a tutti, ponendo finalmente in essere quegli interventi divenuti necessari e urgenti in tema di autonomia, assistenza, accessibilità, lavoro, partecipazione ecc. Non abbiamo avuto alcuna risposta. La Convenzione citata è un Trattato internazionale legalmente vincolante tra gli Stati, che definisce alcuni princìpi relativi a un insieme di diritti umani, e stabilisce i parametri di condotta ai quali i Governi si devono attenere per rispettarli. Gli Stati attraverso la ratifica conferiscono ad essa un carattere legalmente vincolante sul proprio territorio, divenendo così Stato “Parte” della Convenzione e non potendo più astenersi dall’attuarla, compiendo atti in coerenza con le disposizioni contenute tra gli obiettivi e gli scopi del Trattato. San Marino ha ratificato la CRPD il 22 Febbraio 2008 e, pertanto, da tale data la stessa ha piena esecutorietà nell'ambito dell'ordinamento giuridico della nostra Repubblica, in virtù anche della norma costituzionale secondo la quale "la Repubblica riconosce, come parte integrante del proprio ordinamento, le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e conforma ad esse i suoi atti e la condotta. Si uniforma alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. [...] Gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell'uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne" (art. 1 della Dichiarazione del 1974). Se anche gli attuali Organi e Servizi preposti dovessero continuare a preferire l’indifferenza, si causano ulteriori condizioni di emarginazione, di solitudine e odiose sacche di disparità, si aumenta lo stigma e il pregiudizio, ma soprattutto, stante quanto al paragrafo precedente, si continua a violare la Legge dello Stato, illudendoci di vivere nella terra della libertà, della legalità (da qualche giorno anche della gentilezza) e in un Paese pienamente democratico e inclusivo. Le persone sammarinesi con disabilità, soprattutto quelle non autosufficienti e in età post scolastica, continuano ad essere dimenticate e costrette ad adattarsi facendo leva sull’ormai esclusivo aiuto dei propri famigliari (finché ci sono!). Servono con urgenza risposte serie e coerenti. Chiediamo legalità, dignità e rispetto, non certo gentilezze, pietismo o beneficenza. Nell’auspicare un interesse maggiore e diverso, basato su un rapporto bipartisan franco, positivo e costruttivo con tutti i portatori d’interesse, rinnoviamo al nuovo Comitato Esecutivo che ha di fronte sfide molto difficili e impegnative, i migliori auguri di buon lavoro.
Il Consiglio Direttivo