A pochi giorni dall'inizio dei Giochi Paralimpici di Tokyo2020, Attiva-Mente presenta un'Istanza d'Arengo per richiamare l'attenzione sulla necessità per un Paese civile come il nostro di trovare soluzioni adeguate all'insegna dell'inclusione sportiva a livello agonistico.
Istanza d'Arengo
Ecc.mi Capitani Reggenti, La delegazione sammarinese che ha partecipato ai Giochi Olimpici estivi di Tokyo 2020 ci ha regalato medaglie, immagini ed emozioni che rimarranno per sempre nei cuori di noi sottoscritti cittadini. Un successo, magari inaspettato, e maggiormente sofferto a causa della diffusione pandemica, ma reso anche per questo ancor più indimenticabile e meraviglioso di quanto già potesse essere l’importante nostra presenza alle Olimpiadi. Inoltre, il fatto di averlo ottenuto in un’edizione dei Giochi che si è distinta per essere tra le più inclusive della storia è secondo noi un motivo di ulteriore orgoglio. Ebbene, con questa doverosa e graditissima premessa, desideriamo segnalare e richiedere quanto segue: Nel 2006 alcuni cittadini sammarinesi hanno legalmente costituito il Comitato Paralimpico Sammarinese (CPS) con lo scopo di garantire a tutte le persone con disabilità la pratica sportiva agonistica a San Marino e a livello internazionale, nel rispetto dei principi e criteri previsti dalle leggi sammarinesi vigenti in materia di Sport e in conformità alle direttive ed ai programmi formulati in merito dall'International Paralympic Committee. In tal modo, si è colmata una lacuna che insisteva nel panorama sportivo sammarinese e, nel giro di pochissimi anni, sono stati raggiunti considerevoli risultati anche all’estero quali ad esempio, la presenza a diverse competizioni, il riconoscimento internazionale e la prima partecipazione di una delegazione sammarinese alle Paralimpiadi di Londra2012. Da quel momento in avanti, però, il concorso di più fattori ivi compresi il cambio nella gestione del CPS, e la necessità di una più specifica disciplina normativa che tuteli appieno il diritto allo Sport agonistico per le persone con disabilità, ha acuito le incertezze e portato negli anni a esasperare taluni contrasti in essere, con il triste risultato di aver fortemente penalizzato incolpevoli atleti sammarinesi con disabilità, sia in occasione dei Giochi di Rio2016 sia nei Giochi di Tokyo2020. Riteniamo che sia assolutamente necessario mettere in campo tutti quegli atti, quegli strumenti utili e, se del caso, varare apposite normative, perché situazioni penose di questa natura non accadano più in futuro perciò chiediamo che sia effettivamente rispettato e tutelato il Diritto alla pratica sportiva agonistica per le persone sammarinesi con disabilità. Presentiamo, pertanto, Ecc.mi Capitani Reggenti, questa Istanza d’Arengo affinché sia per tutti pienamente affermato in Repubblica tale Diritto. Con i più deferenti saluti