Ancora per qualche giorno è possibile sottoscrivere le nostre due Istanze d'Arengo, ci scusiamo per l'inconveniente occorso al sito internet rimasto offline per un pò di tempo.
- Istanza d'Arengo affinché a San Marino sia pienamente affermato il Diritto alla Vita Indipendente per le persone con disabilità non autosufficienti.
Ecc.mi Capitani Reggenti,
i sottoscritti cittadini promuovono la presente Istanza d'Arengo, affinché a San Marino sia pienamente affermato il Diritto alla Vita Indipendente per le persone con disabilità non autosufficienti. Per “Vita Indipendente” si intende l'insieme delle misure per garantire alle persone con disabilità il diritto di vivere nella collettività con le stesse libertà di scelta e controllo sulla propria vita in eguaglianza ad ogni altra persona senza disabilità, con la massima espressione possibile della propria autodeterminazione. Alle persone con disabilità storicamente è stata sempre negata la propria scelta personale e il controllo individuale in tutte le aree della vita. Si è presunto che molte di esse non siano in grado di vivere in modo indipendente nella collettività. Le risorse sono sempre state investite negli istituti o in altri servizi, che purtroppo non hanno sviluppato concrete possibilità per le persone con disabilità di vivere in modo indipendente nella collettività. E questo ha portato progressivamente all'abbandono, alla dipendenza dalla famiglia, all'istituzionalizzazione, all'isolamento e alla segregazione. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Consiglio Grande e Generale in data 29 gennaio 2008, all’art. 19 (Vita indipendente ed inclusione nella società), riconosce il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società con la stessa libertà di scelta di qualsiasi altra persona.
Tale diritto è profondamente radicato in altri Trattati internazionali in materia di diritti umani, a partire dalla Dichiarazione Universale che sottolinea nell'articolo 29, l'interdipendenza dello sviluppo personale di ogni individuo e l'aspetto sociale dell'essere parte della collettività: "Ogni individuo ha dei doveri verso la collettività solo se all’interno di essa è possibile il libero e pieno sviluppo della propria personalità". Nella Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese è stabilito, tra l’altro, che la Repubblica assicura pari dignità sociale e uguale tutela dei diritti e delle libertà e promuove le condizioni per l'effettiva partecipazione dei cittadini alla vita economica e sociale del Paese. Il primo riconoscimento nazionale alla “Vita Indipendente” trova esplicito fondamento nella Legge 10 Marzo 2015 n. 28 all’art.4 punto A e nel Decreto Delegato 1 Febbraio 2018 n.14 all’art.12 bis punto A, avente ad oggetto progetti di assistenza personale autogestita, mirati a garantire tale diritto alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita.
Ecc.mi Capitani Reggenti, considerato che:
- siamo uno dei pochi Paesi occidentali in cui tale diritto non è ancora pienamente garantito; - il diritto a una vita indipendente è proprio di qualsiasi essere umano, con o senza disabilità; - Il diritto a una vita adulta e indipendente deve essere garantito a tutte le persone con disabilità a prescindere dalla condizione fisica, economica e sociale. La vita indipendente è possibile anche per le persone con disabilità intellettiva o con disturbi del neurosviluppo che, con i giusti supporti e sostegni, possono essere messi in condizione di esprimere le loro scelte e la loro autodeterminazione;
- i programmi autogestiti di vita indipendente hanno la finalità di contrastare ogni situazione segregante, riducono il peso in termini di disagio psichico e fisico, disagio relazionale, disagio lavorativo ed economico, dell'assistenza nei confronti della famiglia di origine e costituiscono un vantaggio di natura economica nei confronti delle istituzioni e della società in quanto i loro costi sono inferiori ai costi dell'assistenza domiciliare diretta e a quelli relativi all'istituzionalizzazione;
- i progetti di vita indipendente creano occupazione. chiediamo che anche a San Marino sia effettivamente affermato il Diritto alla Vita Indipendente per le persone con disabilità non autosufficienti.
In particolare si chiede l’introduzione nell’ordinamento sammarinese di un testo legislativo che
- in applicazione dell’art. 4 punto A della Legge 10 marzo 2015 n. 28, e dell’art. 12 bis lettera A del Decreto Delegato 1° febbraio 2018 n. 14 - realizzi concretamente, in favore delle persone con disabilità, forme di vita indipendente e autodeterminata mediante assistenza personale autogestita, nei casi in cui ciò sia possibile e nelle circostanze, nei modi e alle condizioni che saranno precisate dalle norme del testo oggetto di questa Istanza ed anche eventualmente dal relativo Regolamento.
Con i più deferenti saluti
- Istanza d'Arengo affinché anche le persone con disabilità sammarinesi titolari di contrassegno di parcheggio per disabili, possano fruire del servizio Registro Pubblico del Contrassegno Unificato Disabili Europeo.
Ecc.mi Capitani Reggenti,
i sottoscritti cittadini promuovono la presente Istanza d'Arengo, affinché anche le persone con disabilità sammarinesi titolari di contrassegno di parcheggio per disabili, possano fruire del servizio Registro Pubblico del Contrassegno Unificato Disabili Europeo (CUDE).
Il CUDE è disciplinato all’interno della Raccomandazione del 1998 del Consiglio Europeo n. 98/376/CE, sia quello in formato cartaceo introducendo l’attuale contrassegno unificato di colore blu e valido in tutti i Paesi dell’Unione Europea, sia in formato digitale considerato l’arrivo delle nuove tecnologie, internet in particolare. La versione cartacea, tuttavia, non ha facilitato la vita delle persone con disabilità come avrebbe dovuto, perché ogni qualvolta che devono entrare/sostare in una ZTL (Zona a Traffico Limitato) fuori dal proprio luogo di residenza, le obbliga sempre a registrarsi e comunicare la targa del proprio veicolo con alcuni giorni di anticipo. Ebbene, già diversi Paesi d’Europa stanno implementando la versione digitale, ovvero un codice univoco fornito da una specifica applicazione previa presentazione della documentazione medica attestante la disabilità e dei dati relativi alla targa del veicolo.
In tal modo si ottiene il duplice vantaggio di dispensare le persone con disabilità dall’obbligo summenzionato e di circolare/sostare liberamente nel Paesi dell’Unione Europea senza correre il rischio che alcuni Stati non riconoscano la validità di documenti cartacei. In Italia, ad esempio, con Decreto del 5 Luglio 2021, è stata istituita la piattaforma unica nazionale informatica che sarà completata e operativa entro la fine del corrente anno. Si tratta del Registro Pubblico del Contrassegno Unificato Disabili Europeo - CUDE (www.registropubblicocude.it) che, nel rispetto della privacy andrà a semplificare le procedure in modo molto significativo, eviterà gli abusi, le contraffazioni e i rischi di essere ingiustamente sanzionati. Agevolerà, dunque, in modo molto significativo la mobilità delle persone con disabilità in Italia e in Europa.
A San Marino il contrassegno di parcheggio per disabili rilasciato dagli Uffici preposti è conforme al modello adottato in Europa (Art.3 del Decreto Delegato 26 Maggio 2008, n.81). Ecc. mi Capitani Reggenti, la creazione di un’analoga piattaforma nazionale per l’ottenimento del contrassegno digitale è senz’altro una soluzione ottimale, anche nell’ottica di una revisione degli aventi diritto in linea con le indicazioni contenute nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità.
Tuttavia, al fine di consentire anche a cittadini e famiglie sammarinesi l’accesso a queste procedure innovative, chiediamo alle autorità sammarinesi competenti, Segreterie di Stato e Uffici, di attivarsi al fine di esplorare attraverso la stipula di accordi con altri Paesi, in particolare con l‘Italia, la possibilità per le persone con disabilità sammarinesi titolari di contrassegno, di interfacciarsi per via telematica con queste piattaforme digitali.
Con i più deferenti saluti