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Attiva-Mente San Marino: "Il tempo non è una variabile indefinita"

4 ott 2023
Attiva-Mente San Marino: "Il tempo non è una variabile indefinita"

Fare conoscere e discutere ai membri del Governo e del Consiglio Grande e Generale certe problematiche affinché, ove mai il legislatore lo ritenga, si intervenga nel merito, fa parte dell’attività che stiamo portando avanti per sensibilizzare l’opinione pubblica su determinate questioni. Ed in questo senso, la presentazione di Istanze d’Arengo (https://www.attiva-mente.info/progetti/cultura/istanze-d-arengo), da qualche tempo è una delle nostre iniziative più costanti. A proposito di tempo, questo è un fattore critico nelle vite delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ogni giorno che passa ha un impatto significativo su di loro, soprattutto se le azioni concrete, i miglioramenti reali e le riforme promesse non ci sono e ancor di più se, piuttosto che intraprendere la strada indicata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si rimane fermi al palo o addirittura si va nella direzione contraria. L’Istanza d’Arengo che chiedeva, coerentemente con il modello “Sociale” della disabilità raccomandato dalla suddetta Convenzione, di non lasciare l’Ente di riferimento per la disabilità all’interno del perimetro Sanitario e Socio Sanitario, è stata respinta con 25 voti contrari, 13 favorevoli 13 e 1 non votante (speriamo che i Segretari di Stato presenti a ExpoAid, manifestazione tenutasi qualche giorno fa a Rimini, di cui abbiamo già riferito qui (https://www.attiva-mente.info/news/attiva-mente-a-expoaid-2023 ), si siano resi conto di quanto sia diverso occuparsi di disabilità con una visione prospettica e decisionale ampia, piuttosto che circostanziarla all’aspetto “Medico”, che tendenzialmente esclude le persone con disabilità da quegli ambiti politici, sociali, economici e culturali in cui sono comprese le altre persone). Addirittura è stata respinta con 29 voti contrari, 13 favorevoli e 1 astenuto anche l’Istanza d’Arengo che chiedeva l’affermazione del Diritto all’autodeterminazione per le persone con disabilità. Un esito che ha dell’incredibile e che rischia, inoltre, di fossilizzare un sistema assistenziale inadeguato e profondamente ingiusto (giova ricordare che tra le opzioni possibili per l’affermazione della Vita Indipendente, l’Assistenza Personale autogestita e direttamente finanziata è implementata persino in Paesi con un welfare di livello molto più basso del nostro, perché ritenuta lo strumento migliore a disposizione delle persone disabili non autosufficienti per autodeterminarsi. Da noi invece sembra un tabù e all’orizzonte non si vede nulla nemmeno rispetto ai cosiddetti Caregiver famigliari). E potremmo continuare ancora ad elencare le problematiche. Ci piacerebbe essere fiduciosi, ma risulta davvero molto difficile non esprimere un certo rammarico, specie pensando all’intervento solenne degli Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione dell’ultima Giornata Internazionale delle persone con disabilità -3 dicembre - ( https://www.reggenzadellarepubblica.sm/pub1/ReggenzaSM/dettaglio_contenuti.html?idItem=7f9e9147-1eef-4337-8290-f9c8c1ed435a&bcLink=/pub1/ReggenzaSM/Archivio/Cerimonie.html). Un discorso accorato e inappuntabile, rispetto al quale il “decisore pubblico” invece di far proprie le indicazioni in esso contenute, nei mesi successivi ha proiettato le scelte esattamente nel senso opposto, con buona pace anche di chi per attribuite competenze, dovrebbe monitorare e denunciare queste cose al posto nostro. Il tempo non è una variabile indefinita. Anzi. Il tempo scandisce in modo inesorabile un istante, un periodo, una vita. Le persone con disabilità hanno diritto alle stesse attenzioni di cui beneficiano nel medesimo tempo tutte le altre persone.

C.s. Attiva-Mente





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