Nella serata di ieri ha avuto luogo il 3° incontro per la costituzione di un nuovo movimento per la disabilità. Un altro passaggio utile e partecipato per cercare di delineare una strada possibile, chiarire le perplessità e iniziare a condividere le prime proposte.
Ai presenti è stata sottoposta una sintesi di manifesto costitutivo a cui poter aderire (riportata più sotto), e chiesto loro di scegliere mediante una modalità "online" un nome da dare a questo nuovo soggetto. Entro breve la proposta che avrà ottenuto più preferenze sarà la denominazione definitiva.
L'ipotesi operativa che viene avanti è quella di un movimento aperto a tutti (compresi i singoli e le realtà organizzate che non si occupano specificatamente di disabilità) che riunendo la propria base "in plenaria" regolarmente, discute e si confronta sulle varie questioni. Mentre un’opzione di modalità gestionale sulla quale si ricerca convergenza, è quella che la stessa base dovrà nominare nei prossimi step un organismo più ristretto che operi anch'esso in modo collegiale, il quale a sua volta, demanderà il lavoro derivante dalle decisioni assunte ad uno o più Professionisti competenti e autorevoli che andranno a rappresentare il movimento nei tavoli istituzionali (per i costi a sostegno di questo tipo di assistenza professionale è stato proposto di attingere ai fondi per la disabilità previsti dal Bilancio dello Stato).
Nel contempo, un'altra proposta che ha incontrato il favore di tutti è stata quella di predisporre un formulario/scheda da distribuire, al fine di raccogliere e registrare in modo coerente e ordinato le varie situazioni di bisogno.
Attiva-Mente ringrazia la Dott.ssa Gloria Valentini e il Dott.Maurizio Ceccoli per aver accettato di coordinare il dibattito in questa fase e conferma la propria disponibilità ad organizzare e sostenere le spese per un'altra serata (già fissata per giovedì 22 ottobre).
Dopodichè, lascerà il testimone all'organismo più ristretto che auspichiamo si andrà eventualmente a costituire.
SINTESI MANIFESTO COSTITUTIVO
Ritenendo di fondamentale importanza la presenza di un Movimento unitario per l’autodeterminazione, l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità e le loro famiglie, si propone la creazione di un nuovo soggetto civico aperto a chiunque, denominato (...) che in questa fase è gestito e coordinato collegialmente sino a quando l’assemblea dei partecipanti adotterà gli Atti e Regolamenti necessari ed adeguati.
La costituzione di una nuova realtà resiliente e unita, oltre a rappresentare un utile strumento di sensibilizzazione attraverso la realizzazione di iniziative di vario genere, è importante per una concertazione funzionale ed efficace con le Istituzioni, l’Amministrazione e i Servizi della Repubblica di San Marino, delle politiche attuative della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità.
Il valore primario ed essenziale di tale Trattato internazionale sta nell'affermazione del principio secondo il quale, prima di individuare i bisogni delle persone con disabilità, è necessario riconoscerne i diritti umani, utilizzando in modo severo gli universali parametri di Uguaglianza, Dignità e Libertà dell’Uomo.
La legislazione sammarinese già dal 1974 assicura a tutti pari dignità e uguale tutela dei diritti e delle libertà (art. 4 della "Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese"). La ratifica del suddetto Trattato internazionale, avvenuta nel 2008, ha dato piena esecutorietà allo stesso nell'ambito dell'ordinamento giuridico sammarinese, in virtù della norma costituzionale secondo la quale "la Repubblica riconosce, come parte integrante del proprio ordinamento, le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e conforma ad esse i suoi atti e la condotta. Si uniforma alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. [...] Gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell'uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne" (art. 1 della Dichiarazione del 1974).
Pertanto, i promotori e i firmatari di questo documento, nel ritenere che sia giunto il momento di operare in concreto perché tali diritti siano garantiti, si impegnano, nell’ambito delle loro facoltà e competenze, a sostenere il costituendo movimento.
seguono firme
Comunicato stampa
Attiva-Mente