Attiva-Mente: la Vita Indipendente dovrebbe essere il faro delle politiche sociali
Inoltre, attraverso la regolamentazione della figura dell’Assistente Personale, le possibilità di realizzare la tanta agognata autonomia sono molto maggiori: una figura liberamente scelta ed assunta da parte della persona con disabilità grave beneficiaria dei fondi messi a disposizione, previa elaborazione di un progetto personalizzato e partecipato (anche sperimentale) cui l’assistenza stessa è finalizzata. I progetti e le esigenze possono essere tra i più svariati, dalla possibilità di concludere un percorso scolastico, universitario, a quella di inserirsi nel mondo del lavoro, nel mondo della politica o dell’associazionismo e così via.
Non è dunque questa la massima espressione della realizzazione dell’inclusione sociale?
Questo approccio dovrebbe essere il faro di tutte le misure programmate a sostegno dell’inclusione sociale, perché persegue ed esprime, quando possibile, il diritto sacrosanto di ciascuno di vivere in modo autonomo e poter decidere della propria esistenza.
In tal modo, in aggiunta, i costi per l’assistenzialismo di stampo “medicalizzante” si riducono sensibilmente, la qualità della vita le persone con disabilità che utilizzano le risorse stanziate per realizzarsi ed essere produttivi all’interno della società è migliore, e attraverso la stipula di regolari contratti di lavoro, si crea nuova occupazione.
Vita Indipendente e l’Assistente Personale sono presenti e disciplinate a livello europeo e in quasi tutte le Regioni italiane, mentre a San Marino nonostante sia previsto nel programma dell’attuale Governo e nel recente Decreto Delegato approvato, ancora non è stato introdotto nulla nemmeno a livello sperimentale.
Si parla tanto di inclusione sociale dei soggetti che vivono una condizione di disabilità grave; il caso di Bryan Toccaceli è una situazione esemplare (ce ne sarebbero anche altre) che avrebbe bisogno oggi, e non chissà in quale futuro, di una possibilità di questo tipo.
C’è l’assoluta esigenza di scelte finalmente chiare, strutturate e inequivocabili circa la non autosufficienza, l’auspicio è che l’attuale classe dirigente metta veramente al centro della scena le persone con disabilità con i loro diritti fondamentali all’autodeterminazione, all’inclusione e alla cittadinanza attiva.
E’ la terza volta nel 2019 che scriviamo pubblicamente di questo argomento, il prossimo 5 Maggio, esattamente tra due mesi, si celebrerà la Giornata Europea della Vita Indipendente, confidiamo nel frattempo che chi di dovere proponga qualcosa.
Vedi i due comunicati precedenti (http://www.attiva-mente.info/pa2019.html) (http://www.attiva-mente.info/112019.html )
Comunicato stampa
Attiva-Mente
Associazione Sportiva e Culturale Disabili San Marino