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Attivamente. Insieme fieri, visibili e forti

26 ago 2016
Attivamente. Insieme fieri, visibili e forti
Il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino ha il potere legislativo cioè quel compito di tradurre in legge il sentire comune avvalendosi di quegli strumenti, principi e norme, che già si trovano nel nostro ordinamento. La Sovranità risiede nel popolo che lo elegge. Chi detiene il potere esecutivo invece, perlomeno nei Paesi che si fondano sui principi della democrazia, non può non tener conto delle leggi varate e vigenti.
Questo preambolo di carattere istituzionale, apparentemente banale, serve per dire in sostanza che non è affatto sempre così, e un esempio è il rispetto dei Diritti delle persone con disabilità.

La legislazione sammarinese già dal 1974 assicura a tutti pari dignità e uguale tutela dei diritti e delle libertà (art. 4 della "Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese"). Tuttavia, la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con disabilità (CRPD) ed il suo relativo Protocollo, avvenuta nel 2008, ha dato piena esecutorietà alla stessa nell'ambito dell'ordinamento giuridico della Repubblica, in virtù della norma costituzionale secondo la quale "la Repubblica riconosce, come parte integrante del proprio ordinamento, le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e conforma ad esse i suoi atti e la condotta. Si uniforma alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell'uomo e delle liberà fondamentali. [...] Gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell'uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne" (art. 1 della Dichiarazione del 1974).
Il valore primario ed essenziale della CRPD sta nell'affermazione del principio secondo il quale, prima di riconoscere i bisogni delle persone con disabilità, bisogna riconoscerne i diritti umani; prima di prestare a queste persone assistenza, è necessario riconoscere che i loro diritti sono stati e sono ancora in gran parte sistematicamente violati.

E’ giunto il momento di operare in concreto perché siano garantiti i diritti violati. Questo è il Tema centrale.

La riflessione che dovremmo fare tutti noi che conviviamo e operiamo all’interno della società civile sammarinese con le problematiche della disabilità, è se disponiamo del coraggio e della volontà necessaria per affrontare la grande sfida di pretendere dallo Stato quegli atti concreti, che traducano in termini reali una maggiore dignità delle persone con disabilità che, peraltro, significherebbe anche maggiore dignità del nostro Paese.

Da questo punto di vista, è evidente l’urgenza di un nuovo rapporto di collaborazione e interazione tra le Associazioni che permetta l’unione tra persone, competenze, strutture e strumenti per far sì che quanto sopra non sia più un’utopia ma un qualcosa a portata di mano di noi tutti. Tanto più che dalla “nostra parte”, da qualche tempo c’è appunto la CRPD.

Uniti possiamo e dobbiamo farlo sull'onda politicamente emotiva dei principi e delle norme internazionali venute a far parte integrante del nostro ordinamento: si tratta sostanzialmente di rimuovere barriere, ostacoli, pregiudizi; abbandonare tutte le discriminazioni basate sulla disabilità; garantire la protezione legale contro le discriminazioni; ricercare i così detti "accomodamenti ragionevoli" per superare trattamenti differenziati e barriere; garantire in definitiva la progressiva inclusione sociale delle persone con disabilità.

Le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni che le rappresentano, non devono in coscienza avere alcuna paura di rivendicare i propri Diritti. Anzi, è proprio manifestando civilmente le proprie perplessità e le proprie idee che si coglie il profondo senso politico della partecipazione (nulla su di noi senza di noi!).

L'obiettivo da perseguire quindi, è quello di favorire la nascita di una “rete” fatta da persone che vivono sul territorio, capace di interagire tra loro, in grado di esprimere una vera cultura di Comunità, vedere e conoscere il proprio contesto, per dare risposte tempestive alle diverse difficoltà, immediatamente visibili o nascoste.

Con “Tuttavia…è la CRPD l’Orizzonte!” vogliamo sottolineare con forza anche questo aspetto, convinti che ciò sia fondamentale per un futuro migliore dove le persone sammarinesi con disabilità e le loro famiglie, possano sentirsi fiere, visibili e forti.

Attiva-Mente (comunicato stampa)

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