Aumenta il livello dell’emergenza sanitaria. L’Ospedale si riconverte in funzione dell’incremento dei ricoveri
La forte preoccupazione per il notevole incremento dei casi di infezioni da Covid-19 registrati in questi ultimi due giorni e l’elevato ritmo di diffusione del virus Sars-Cov-2 che ha portato da ieri a un incremento dei ricoveri ospedalieri per infezioni con quadri clinici severi, obbliga l’Istituto per la Sicurezza Sociale a innalzare il livello di emergenza sanitaria. In funzione di tale situazione, l’Ospedale di Stato viene quindi riconvertito nel seguente modo: ∙ Il reparto di Geriatria viene adibita a ulteriore “zona rossa - isolamento Covid” al fine di ampliare la disponibilità dei posti letto in quanto il reparto Covid risulta saturo; ∙ Ridotti parzialmente i posti letto in Ostetricia e Ginecologia, come peraltro già avvenuto la settimana scorsa per il reparto di Pediatria; ∙ Chirurgia e sale operatorie restano operative solo per interventi su pazienti in urgenze chirurgiche e per i quadri oncologici. Si informa la cittadinanza che non potranno essere garantite le prestazioni ordinarie in funzione anche delle risorse umane e professionali coinvolte nella gestione dell'emergenza e della campagna vaccinale anti-COVID, che rimane un obiettivo fondamentale da preservare in questa fase emergenziale. Pertanto, anche i servizi sul territorio vengono ridimensionati: restano attivi solo per le urgenze i tre centri sanitari, mentre vengono chiusi temporaneamente, già da giovedì 18 marzo, gli ambulatori decentrati di Chiesanuova, Montegiardino, Faetano, Fiorentino e Acquaviva. Si chiede la massima collaborazione da parte di tutti i cittadini nel comprendere il difficile momento in cui l’Ospedale e i Servizi Territoriali stanno operando.
Ufficio stampa iss