Aumentano le attività della Biblioteca dell’Università di San Marino, con il contributo dei volontari del Servizio Civile italiano
Nel 2020 quattro laureati selezionati attraverso un bando hanno acquisito competenze ed erogato servizi agli utenti
Oltre 16mila volumi inventariati e una serie di attività che hanno incluso la gestione dei servizi di prestito di libri in versione cartacea e digitale, oltre a operazioni di supporto e informazione rivolte agli utenti. Si tratta di una sintesi delle principali attività curate nel 2020 da quattro volontari del Servizio Civile all’estero italiano che hanno prestato servizio nella Biblioteca dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dove sono raccolti, conservati e gestiti circa 100.000 libri, ai quali si aggiungono 160 abbonamenti a periodici e altri contenuti.
I risultati, che rappresentano una parte di quanto curato dalla Biblioteca universitaria nell’anno appena concluso, viste le attività svolte dallo staff interno parallelamente a quelle dei volontari, hanno principalmente riguardato la sezione relativa agli Studi Storici di recente trasferita dalla sede dell’Antico Monastero di Santa Chiara, in contrada Omerelli, all’Ex Tribunale, in Salita alla Rocca, nel centro storico del Titano.
“Rispetto ai prestiti, nel 2020 la nostra realtà ha registrato 2.217 movimenti di libri cartacei in entrata e uscita, oltre a un incremento del 350% per quanto riguarda i contenuti digitali”, spiega la coordinatrice del progetto, Gabriella Lorenzi. “Nel gestire un flusso del genere il lavoro dei quattro volontari è stato indispensabile. Si sono caratterizzati per professionalità e preparazione, nonché per la cortesia e la prontezza mostrati nei confronti degli utenti che si sono rivolti alla nostra struttura”.
Alessandro Amato, Piero Cavallo, Annachiara Maggio e Aniello Annone hanno trascorso sul Titano un periodo nel quale hanno acquisito le principali competenze necessarie per le attività di studio, ricerca, valorizzazione, gestione e promozione di una Biblioteca universitaria: “Abbiamo imparato a utilizzare i software gestionali coinvolti e capito come funzionano i meccanismi di queste realtà. In altri termini, abbiamo imparato un mestiere”, racconta Cavallo. “Siamo stati coinvolti in un progetto stimolante e interessante - valuta invece Maggio - in questa cornice ho avuto la possibilità di conoscere il dottorato in Studi Storici dell’Ateneo sammarinese e ho deciso di candidarmi per partecipare alla prossima edizione”. L’esperienza in repubblica per lei potrebbe non finire, quindi, mentre Amato ha deciso di dare continuità al suo percorso in Italia: “Lavorare in un ambiente in cui si sta a contatto con la cultura e gli studenti è molto stimolante - afferma - nei prossimi mesi parteciperò a dei concorsi da bibliotecario”.
Quella appena terminata è la quarta edizione del progetto, realizzato per sostenere l’attività della Biblioteca dell’Ateneo grazie all’intervento dell’Università degli Studi di Bari, che ha inserito l’iniziativa fra i bandi del Servizio Civile all’estero del Ministero del Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano.
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Comunicato stampa
Università di San Marino