Aumenti energia, la proposta di Rete: "Chi più consuma, paga"
Concordiamo pienamente con il Segretario Lonfernini: occorre avere il coraggio di fare quello che si deve fare, occorre superare l'uso distorto dell'assistenzialismo, perpetrato negli anni. Speriamo però che queste belle parole possano essere applicate ad ogni scelta futura, su ogni tema e in tutti gli ambiti che riguardano una corretta ed equa gestione del paese. Non è certamente facile quando un governo deve porsi il quesito se aumentare o meno certi tipi di tributi. È vero che le tariffe sono ferme da quasi un decennio, ma è altrettanto vero che, in questo periodo, le tariffe sul mercato energetico hanno subito aumenti e diminuzioni fino ad arrivare ai forti rialzi del mercato energetico dell’ultimo periodo. Bisogna anche evidenziare che nella gestione di AASS degli ultimi 3 esercizi sono aumentati i costi e sono stati persi circa 10 milioni di utili di esercizio garantiti dalla distribuzione di Energia Elettrica e Gas. Oltre a questi sono stati intaccati anche gli introiti del trading energetico. Crediamo che, a fronte degli impegni sulle tariffe, AASS debba presentare un piano industriale di ristrutturazione dell’Azienda, per evitare che l’emergenza di bilancio non si protragga agli anni futuri. Preoccupato per l'incidenza sul costo delle utenze, nell'ottica di evitare l'assistenzialismo e tutelare le fasce più deboli, il Movimento RETE ha presentato una propria proposta basata su di un aumento progressivo in base al consumo effettivo, sostanzialmente: chi più consuma paga. Siamo consapevoli che esiste un problema e che serve agire subito; d’altra parte, però, non è più possibile ragionare sulla base di emergenze: è necessario capire come si è giunti a questa situazione e fare emergere le responsabilità, ove presenti. Auspichiamo che il tanto decantato "basta con l'assistenzialismo sfrenato e smisurato” sia valido per tutte le categorie, e non vengano fatti "figli e figliastri", ma un concreto ragionamento sull'applicazione degli aumenti sulla base di consumi e necessità delle persone, soprattutto tenendo conto delle fasce più deboli della popolazione. Così come per tutti i settori di questo paese, soprattutto in una fase di bilancio così delicata, come quella che si prospetta.
c.s. Movimento RETE
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