Aumento tariffe, Busignani (UCS): "Non si possono far subire ai cittadini"
"Scelte forse giustificate dai numeri dei bilanci, ma non dalla necessità di far sentire i sammarinesi al sicuro; un esercizio contabile sostenibile ed equilibrato non si può basare sul mettere le mani in tasca alla cittadinanza".
Alla luce delle notizie apparse sulla stampa in merito alla delibera del 5 novembre scorso, con cui il Consiglio di amministrazione dell’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici ha approvato le proposte di modifica delle tariffe per l’energia, riteniamo che sia inconcepibile che determinate notizie si apprendano dalla stampa senza che ci siano state, fino ad oggi, richieste di interazioni ufficiali in merito per coinvolgere e confrontarsi con chi rappresenta i Consumatori della Repubblica. Sono d’accordo col Segretario Lonfernini, dichiara il Presidente UCS Francesca Busignani, quando dice che "Basta assistenzialismo, il paese ha bisogno di reimpostare le sue logiche", non sono d’accordo nel credere che aumentare le bollette voglia dire non avere più “un modello assistenziale”. È palese che "tutti quanti devono contribuire in base alle proprie capacità", ma questo non si deve trasformare nella soluzione più semplice e cioè quella di alzare le bollette di una percentuale che graverebbe in maniera spropositata sia sulle famiglie che sulle ditte. Purtroppo l’energia è aumentata in maniera sostanziale in tutto il mondo ma l’AASS fino all’esercizio 2019 aveva applicato una politica da trader energetico, e cioè si era collocata nel mercato libero con il compito di individuare soluzioni per gestire i rischi del mercato, massimizzando i risparmi nell'acquisto e i guadagni nella rivendita dell'energia, accumulando così un tesoretto che potrebbe servire in questo momento a calmierare notevolmente gli aumenti, se esiste ancora. In ogni caso questa gestione ha permesso negli anni passati, in maniera a mio avviso intelligente e di tutela, di avere l’Azienda sempre in attivo e quindi di non gravare con aumenti delle tariffe sulla cittadinanza. Un aumento delle bollette si traduce in minor potere di acquisto delle persone, che così facendo spenderanno sempre meno e innescheranno un minor gettito d’entrata nelle casse della Stato determinato dalla mancata tassazione indiretta, al contempo il costo energetico graverà sui cicli produttivi delle ditte che dovranno alzare il costo dei propri prodotti che ricadranno sempre sui Consumatori che si troveranno ad avere un tenore di vita sempre minore, costretti a fare i conti con tutti i rincari applicati in diversi ambiti e spesso con l’erogazione dei servizi ridotti e la loro fruizione sempre più complicata. San Marino è “LE SUE PERSONE, LA SUA POPOLAZIONE” e deve essere quindi, anche sinonimo di fiducia, oltre che di tutela, con un’attenzione particolare alle fasce deboli, ed è per questo che siamo certi, poiché il Segretario Lonfernini è uomo attento a queste dinamiche, che prima di far calare dall’alto qualsiasi decisione, ci sarà un confronto franco e serrato anche con le Associazioni dei Consumatori, soprattutto indirizzato a trovare soluzioni volte a calmierare al massimo qualsiasi tipo di rincaro.
c.s. Unione Consumatori Sammarinesi – UCS
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