Voglio esprimere la mia solidarietà e la mia vicinanza a Tatiana Mazzotti, avvocata aggredita e scippata in pieno centro a Rimini, pochi istanti dopo essere uscita dal suo studio. Un episodio grave di cui la professionista porterà i segni fisici (ho letto che le sono stati dati ben 60 punti di sutura sulla fronte) ma soprattutto morali: ha dichiarato di aver temuto il peggio, di morire. Non è accettabile sentirsi insicuri vicino al luogo dove si vive o si lavora. Purtroppo, bisogna prendere atto che esiste un problema perché quanto accaduto nella serata di mercoledì, non sarebbe un caso isolato ma il culmine di una serie di episodi di microcriminalità registrati negli ultimi tempi. Credo anche che il tema sia generalizzato. Non riguarda solo Rimini. In questi mesi, con le città che si spengono nel tardo pomeriggio per rispettare le misure necessarie a contenere la pandemia, è più facile che certe zone dei centri vengano frequentate da sbandati. Su questo serve lavorare: è necessaria una pronta ed efficace azione coordinata di istituzioni e forze dell’ordine. Intanto, auspico che i responsabili della violenta aggressione all’avvocata Mazzotti vengano assicurati alla giustizia il prima possibile. A lei va il mio abbraccio e il mio augurio di riprendersi al più presto.
Emma Petitti